2/2/2011 00:00:00
Secondo i dati diffusi dall’Istat, nel periodo 2006-2009 il reddito disponibile delle famiglie italiane si è concentrato, in media, per circa il 53% nelle regioni del Nord, per il 26% circa nel Mezzogiorno e per il restante 21% nel Centro. Nel periodo considerato tale distribuzione ha mostrato alcune variazioni che hanno interessato principalmente il Nord-ovest, il quale ha visto diminuire la sua quota di 0,6 punti percentuali (dal 31,1% del 2006 al 30,5% nel 2009) a favore di Centro e Mezzogiorno (+0,4 e +0,2 punti percentuali rispettivamente). La quota di reddito disponibile delle Famiglie del Nord-est è rimasta invariata al 22%. Il periodo analizzato ha poi visto il progressivo ridursi del tasso di crescita del Reddito disponibile nazionale, che è passato da un incremento del 3,5% del 2006 ad una flessione del 2,7% nel 2009, la prima dal 1995. L’impatto è stato più; forte nel settentrione (-4,1% nel Nord-ovest e -3,4% nel Nord-est) e più; contenuto al Centro (-1,8%) e nel Mezzogiorno (-1,2%). In generale, tale diminuzione è essenzialmente da attribuire alla marcata contrazione dei redditi da capitale, anche se, in alcune regioni (in particolare Piemonte e Abruzzo), un importante contributo negativo è venuto dal rallentamento dei redditi da lavoro dipendente.