29/6/2011 00:00:00
Prende il via il tradizionale “rito” dei saldi di fine stagione. Ogni famiglia – secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio – spenderà, in media, per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo, 274 euro per un valore complessivo di circa 4,1 miliardi di euro (circa il 12% del fatturato totale annuo del settore abbigliamento e calzature). “I saldi di fine stagione – dichiara Renato Borghi, Vicepresidente di Confcommercio e Presidente di Federazione Moda Italia, l’associazione nazionale di categoria aderente a Confcommercio – rappresentano sempre un momento di forte impatto nell’immaginario delle famiglie che hanno sempre vissuto l’evento e continueranno a viverlo come un momento quasi “magico”. Una sorta di rito collettivo che detta modi, tempi e abitudini all’interno delle città: un po’ come succede per le sfilate, le città temporaneamente mutano. L’importante novità di quest’anno è la fissazione della data unica per i saldi estivi del 2 luglio, cioè il primo sabato del mese per tutto il territorio nazionale. Una conquista di Federazione Moda Italia che ha ottenuto dalla Conferenza delle Regioni un indirizzo unitario per rendere appunto omogenea su tutto il territorio nazionale la data di inizio. Certo la situazione dei consumi in generale, ma in particolare per l’abbigliamento, permane difficile. Non ci attendiamo, quindi, una stagione di saldi particolarmente effervescente, ma ci aspettiamo una sostanziale tenuta rispetto ai ricavi dello scorso anno. Le stime pessimistiche diffuse in questi giorni dai soliti profeti di sventura ci paiono francamente inattendibili”.