9/9/2011 00:00:00
Secondo l’aggiornamento di alcuni dati del “Rapporto sulle economie territoriali e il terziario di mercato” realizzato da Confcommercio, in Italia i piccoli esercizi al dettaglio, a fine 2010, erano circa 758mila, in modesta crescita (+0,4%) rispetto all’anno precedente. Il tasso maggiore di sviluppo si è registrato nelle regioni centrali (+1,1%), quello più basso nel Mezzogiorno (+0,1). La Regione con il maggior incremento (+2%) è risultato il Lazio, mentre in Sardegna si è registrato il calo più sensibile (-1,4%). Per quanto riguarda le grandi superfici di vendita – dai supermercati agli ipermercati, dai grandi magazzini alle grandi superfici specializzate – queste si sono sviluppate soprattutto nel Centro-Sud, con un incremento complessivo di 341 punti vendita (66% del totale) nello scorso anno. Più dinamico lo sviluppo degli esercizi non food (aumentati dello 0,5%) rispetto a quelli dell’area food (+0,1%) e, tra i singoli comparti merceologici, spicca la crescita – in quasi tutte le regioni – dei negozi di informatica e telecomunicazioni, a fronte di un diffuso ridimensionamento del numero di negozi di mobili e arredamento per la casa. Un ruolo non secondario nel sistema distributivo italiano hanno anche altre forme distributive – come il commercio ambulante (mercati quotidiani e periodici, fiere, venditori itineranti), il commercio elettronico e la vendita attraverso i distributori automatici – che negli ultimi anni hanno dimostrato una forte dinamicità in termini di sviluppo d’imprese e giro d’affari.