21/12/2011 00:00:00
Secondo l’Istat nel terzo trimestre del 2011 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Nei confronti del terzo trimestre del 2010 si rileva un aumento dello 0,2%.
Il terzo trimestre del 2011 ha avuto due giornate lavorative in più; rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno del terzo trimestre 2010.
La crescita acquisita per il 2011 è pari allo 0,5%.
Tutte le componenti della domanda interna sono risultate in diminuzione. Le importazioni si sono ridotte dell’1,1%, le esportazioni sono cresciute dell’1,6%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,4 punti percentuali alla crescita congiunturale del Pil (-0,1 i consumi delle famiglie, -0,1 le spese della PA e -0,2 gli investimenti). Anche la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla crescita del Pil (-0,5 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,8 punti percentuali. Andamenti congiunturali negativi si rilevano per il valore aggiunto dell’agricoltura (-0,9%) e dell’industria (-0,1%). Il valore aggiunto dei servizi è rimasto stazionario.