2/1/2012 00:00:00
Secondo un primo monitoraggio effettuato attraverso il sistema di rilevazione delle Federazioni aderenti a Confcommercio, i consumi di Natale sono risultati in linea con la recessione alle porte.
Nel dettaglio:
Ristorazione (FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi):
rispetto allo scorso anno per il pranzo natalizio al ristorante si è registrato un calo della clientela italiana e straniera pari al 5%. Per quanto riguarda il cenone di Capodanno, tre quarti degli italiani hanno passato il 31 dicembre tra le mura domestiche proseguendo poi la festa in un locale (1,5%) o scegliendo la “piazza” (3%). Il 14% (l’1% in meno rispetto all’anno scorso) ha, invece, trascorso il Capodanno in un locale pubblico (ristorante, pub, discoteca).
Dettaglio alimentare (FIDA, Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione):
per i negozi tradizionali i consumi hanno fatto registrare un calo rispetto all’anno precedente. Il segno negativo si attesta attorno al 5% per i generi alimentari e al 10% per le confezioni natalizie.
Mercati (FIVA, Federazione Italiana Venditori Ambulanti e su Aree Pubbliche):
nei mercati, soprattutto quelli natalizi, si registra un timido segnale di crescita rispetto allo scorso anno per il comparto alimentare (+2%). Stagnazione per l’abbigliamento, le calzature, la pelletteria; casalinghi in leggero calo (-2%).
Librerie (ALI, Associazione Librai Italiani):
le vendite di libri nel 2011 hanno fatto registrare un calo rispetto a quelle dell’anno precedente, anche se il mercato ha parzialmente recuperato i volumi abituali nel periodo natalizio, confermando, nonostante l’avvento dell’e-book, l’abitudine degli italiani a considerare il libro tra i regali preferiti perché sempre gradito, utile ed economico.
Elettrodomestici:
a dicembre le vendite nel settore degli elettrodomestici da consumo ha segnato un calo tra il 7 e il 9%: l’unico comparto dove si registra una crescita è quello di smartphone e tablet.