14/2/2012 00:00:00

Secondo i dati Eurostat è diminuita nello scorso dicembre la produzione industriale europea, il dato ha registrato una flessione dell’1,1% nell’Eurozona mentre nell’Ue a 27 Paesi è sceso dello 0,6%; in entrambi i casi, nel mese precedente la produzione industriale era rimasta stabile. In controtendenza il dato italiano, in rialzo dell’1,4% dopo il più timido +0,3% di novembre. A contribuire al ribasso del dato europeo è soprattutto il calo della produzione di energia (-2% nell’Eurozona, -1,2% nell’Ue), mentre i beni di investimento sono diminuiti dello 0,8% e dell’1,1% rispettivamente e quelli intermedi dello 0,7% e dello 0,2%. Stabili nell’Eurozona i beni di consumo non durevoli (+0,4% in Ue27) mentre quelli durevoli sono aumentati rispettivamente dello 0,2% e dello 0,4%.
In generale, i ribassi più significativi si sono registrati in Germania, dove il calo è stato del 2,7%), in Grecia e Lettonia (-2,4% in entrambi i casi). I rialzi maggiori si sono verificati in Danimarca (+3,3%), Finlandia (+2,6%) e Irlanda (+2,5%).
Su base annua (dicembre 2011 su dicembre 2010) la produzione industriale è calata in 15 paesi e aumentata in otto: il calo più forte è stato registrato in Grecia (-12.4%), Lussemburgo (-9.6%) e Portogallo (-8.9%), mentre l’aumento più consistente è stato osservato in Polonia (+10.0%), Repubblica ceca (+4.4%) e Lettonia (+3.2%).

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