23/3/2012 00:00:00

Secondo Confcommercio nel 2012 è atteso un calo del Pil dell’1,3%. L’Italia ha fatto un salto indietro di 14 anni. I consumi oggi sono ai livelli del 1998 e il Pil ai livelli del 1999.
Il prodotto interno sarà piatto nel 2013 e tornerà a crescere dello 0,9% nel 2014. Nei 13 anni che vanno dal 2000 al 2012 secondo Confcommercio si è perso in termini di Pil reale pro capite, il 9% rispetto alla Germania, l’11% rispetto alla Francia, il 22% e il 18% rispettivamente nei confronti della Spagna e del Regno Unito.
L’incremento delle aliquote Iva previsto per ottobre porterà una perdita di consumi cumulata su 4 anni di 38,4 miliardi di euro ai prezzi del 2011.
Il 2013 sarà l’anno più colpito dalle manovre Iva perché si cumulano gli effetti tanto dell’incremento del 2011 quanto, soprattutto, il pieno dispiegarsi delle conseguenze dell’incremento di ottobre 2012. Ciò determinerà verosimilmente una contrazione della produzione e del Pil.
Per l’associazione dei commercianti, la pressione fiscale italiana è la maggiore al mondo. Nel 2012 si raggiungono tre record: quello del più rapido incremento della pressione fiscale apparente nella storia repubblicana, quello di raggiungere il massimo storico assoluto in termini di pressione medesima (45,2%) e infine quello di raggiungere il massimo mondiale in termini di pressione fiscale legale (cioè effetti sui contribuenti in regola).
 

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