30/3/2012 00:00:00
Secondo le stime provvisorie dell’Istat l’inflazione a marzo resta stabile, ma sempre su livelli alti. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività si è attestato al 3,3% su base annua, ed è cresciuto dello 0,5% rispetto a febbraio. L’inflazione acquisita per il 2012 è pari al 2,3%. A marzo i prezzi dei prodotti acquistati con maggior frequenza dai consumatori sono aumentati dello 0,6% rispetto a febbraio e del 4,6% su base annua. Per effetto principalmente dei rialzi congiunturali dei beni energetici non regolamentati, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza subiscono un forte aumento su base mensile (+0,6%), con un’accelerazione del tasso di crescita tendenziale dal 4,5% di febbraio al 4,6%. Sulla base delle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,5% sul mese precedente, in gran parte a causa del rientro dai saldi stagionali, e del 3,8% su quello corrispondente del 2011, con un’accelerazione di quattro decimi di punto percentuale rispetto al valore.
Gli aumenti più marcati, su base annua, si registrano per i prezzi delle sigarette (+8,8%), per quelli del caffè (+12,8%) e per il trasporto aereo passeggeri (+14,9%, su base mensile +16,3%). Tra gli alimentari resta sempre su alti livelli il tasso di crescita del prezzo dello zucchero (+12,5%). Tra i servizi, invece, considerevole è il rincaro tendenziale delle spese condominiali (+4,2%). Guardando ai beni energetici, oltre a benzina e gasolio, si registra anche il balzo messo a segno dal Gpl (+8,8% congiunturale e +7,9% annuo). Insomma, mentre le retribuzioni si fermano i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza sono aumentati.