13/4/2012 00:00:00
Secondo l’Istat nel mese di marzo, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività; (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,5% rispetto al mese precedente e del 3,3% nei confronti di marzo 2011 (lo stesso valore registrato a febbraio). L’inflazione acquisita per il 2012 è pari al 2,3%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, sale al 2,3% dal 2,2% di febbraio 2012. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo scende al 2,2% (era +2,3% a febbraio).
Sotto il profilo settoriale, nel mese di marzo l’aumento congiunturale più; sostenuto si è registrato per i beni energetici non regolamentati (+3,0%). Impatti significativi derivano inoltre dagli aumenti su base mensile dei prezzi dei Tabacchi (+1,6%) e dei Servizi relativi ai Trasporti (+1,4%). Per effetto soprattutto dei rialzi congiunturali dei beni energetici non regolamentati, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza registrano un forte aumento su base mensile (+0,6%) e il tasso di crescita tendenziale sale al 4,6% dal 4,5% di febbraio. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,5% sul mese precedente, in gran parte a causa del venir meno dei saldi stagionali, e del 3,8% su quello corrispondente del 2011 (era +3,4% a febbraio). L’indice IPCA a tassazione costante (IPCA-TC), la cui pubblicazione viene avviata in data odierna, aumenta del 2,5% su base mensile e del 2,7% su base tendenziale. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% sul piano congiunturale e del 3,2% su quello tendenziale.
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