26/4/2012 00:00:00
Secondo la commissione Ue crolla la fiducia delle imprese a causa della crisi e, soprattutto, delle prospettive future. Ad aprile l’indice destagionalizzato è sceso a quota 89,5 rispetto ai 91,1 punti di marzo: il punto più basso dall’ottobre 2009.
L’indice della fiducia economica cala ad aprile anche nell’Eurozona, mentre resta stabile nell’Unione europea. La commissione Ue comunica infatti che l’indicatore Esi (che misura la fiducia del business e dei consumatori sullo stato dell’economia) è calato di 1,7 punti a quota 92,8 nell’area euro annullando di fatto i rialzi del primo trimestre e riportandosi sui valori di dicembre. Stabile invece la lettura sul dato Ue a 93,2 punti grazie soprattutto al balzo dell’indice nel Regno Unito (a 95,7 da 91,5). In Italia il calo più consistente: -5,7 punti a 83,1. Gli altri cali consistenti riguardano la Polonia (-2,3), la Spagna (-1,8) e la Germania (-1) mentre è cresciuta la fiducia nei Paesi Bassi (+1,2). Tornando all’eurozona, peggiora a -9 (da -7,1) la fiducia nel settore industriale così come quella nei servizi che passa a -2,4 da -0,3. In flessione anche retail e costruzioni, mentre migliora leggermente la fiducia nei consumi. In flessione anche l’indicatore Bce, che misura la fiducia del business nell’Eurozona sceso a -0,52 punti dai -0,28 di marzo. A pesare sono le prospettive dell’export, le attese sulla produzione e il portafoglio ordini.