11/5/2012 00:00:00

Secondo Confindustria le probabilità di una caduta del pil nel secondo trimestre 2012 è più accentuata di quella prevista a dicembre (-0,3%) e forse di quella stimata per il primo (-1,0%).
La domanda interna (specie i consumi) cala più del previsto, l’export ha perso slancio rispetto a qualche mese fa nonostante a livello globale mostri segnali di ripresa, inoltre il credit crunch si è ulteriormente accentuato. Sebbene i tassi abbiano smesso di salire, le banche denunciano difficoltà di raccolta e tendono a diminuire gli attivi.
In questo contesto il Csc si attende una riduzione dell’attività industriale nel secondo trimestre visti il peggioramento di giudizi e attese delle imprese sulla produzione. A pesare sulle prospettive dell’economia, secondo il Centro studi di Confindustria è anche l’aumento del numero di persone in cerca di occupazione che conferma le difficoltà dei bilanci delle famiglie (che tendono a rimpolpare il risparmio precauzionale), mentre i margini delle imprese sono erosi dai maggiori costi unitari, anche del lavoro.
Nel manifatturiero diminuiscono sia l’attività sia, a ritmo anche più forte, i nuovi ordini, preannuncio di negativi andamenti produttivi nei mesi a venire.
 

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