17/5/2012 00:00:00

Secondo Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) e Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) la crisi finanziaria dal 2008 ad oggi ha bruciato 21,3 milioni di posti di lavoro nei Paesi del G20.
In Italia il numero totale dei disoccupati, pari a 2 milioni 506 mila, risulta aumentato del 23,4 per cento rispetto ai livelli del marzo di un anno prima. Si tratta dell’incremento più forte tra i paesi del G20, seguito dal più 15,6% della Spagna, e dal più 5,9% della Gran Bretagna. Per l’insieme dell’Ue il numero di disoccupati, a 24,772 milioni è aumentato del 9,4%. All’opposto il calo più forte si è registrato in Turchia, con un meno 12% di disoccupati.
Ilo ed Ocse sottolineano, che per tornare al tasso di occupazione pre-crisi dovrebbe essere necessario creare circa 21 milioni di posti di lavoro nel 2012, evidenziano allo stesso tempo che se l’occupazione continua a crescere al tasso corrente dell’1,5%, sarà impossibile colmare il gap accumulato nei Paesi del G20 a partire dalla crisi cominciata nel 2008.
Il rapporto sottolinea, inoltre, quanto pesante sia la disoccupazione giovanile (15/16-24 anni) il cui tasso risulta in tutti i Paesi del G20 più alto di quello degli adulti: i giovani senza lavoro sono 37 milioni.
 

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