17/5/2012 00:00:00
Secondo Ocse la disoccupazione giovanile in Spagna e Grecia nei primi mesi del 2012 ha raggiunto rispettivamente il 51,1% e il 51,2%. In Italia la disoccupazione giovanile ha raggiunto il suo picco nel marzo 2012, al 35,9%, pari a 534 mila senza lavoro tra i 15 e i 24 anni.
Nell’insieme dell’eurozona, sempre secondo i dati diffusi dall’Ocse, il tasso di disoccupazione giovanile per marzo 2012 è stato del 22,1%, pari a 3,345 milioni di giovani senza lavoro. Nell’Unione europea a 27, è stato del 22,6%, pari a oltre 5 milioni e mezzo di giovani disoccupati. In entrambi i casi si tratta del dato più elevato dall’inizio della crisi, quattro anni fa.
Complessivamente nei paesi industrializzati ci sono quasi 11 milioni di giovani senza lavoro, con un tasso di disoccupazione giovanile nella fascia 15-25 anni del 17,1%. I dati – sottolinea l’Ocse – mostrano un radicale aggravamento della situazione legato alla crisi, con casi come la Spagna dove la disoccupazione giovanile è passata dal 17,4% al 51,1%, mentre in Francia, Regno Unito, Italia, Svezia, Polonia e Irlanda oltre un giovane su cinque è privo di occupazione. I giovani in cerca di lavoro sono coloro che soffrono di più nell’area Ocse, sottolinea una nota dell’organizzazione di Parigi, la disoccupazione giovanile è più del doppio il tasso di disoccupazione generale, con paesi dove la Grecia e la Spagna dove è il triplo.
Nel complesso, a marzo, nell’area Ocse, il tasso di disoccupazione è stabile all’8,2%, allo stesso livello registrato nel febbraio 2011. Nell’area euro il tasso cresce dello 0,1% a 10,9%, 3,6 punti in più del livello più basso al 7,3% nel marzo del 2008. In Portogallo e Spagna la disoccupazione avanza dello 0,3% rispettivamente al 15,3% e al 24,1% (il tasso più alto dell’area Ocse). In Italia sale dello 0,2% al 9,8%.