22/5/2012 00:00:00
Secondo l’Ocse il prodotto interno lordo in Italia calerà dell’1,7% nel 2012 e dello 0,4% nel 2013.
Nel 2012 il Pil dell’Eurozona si contrarrà dello 0,1%: il Pil sarà stabile nel primo trimestre, subirà un calo dello 0,3% tra aprile e giugno e tornerà a crescere negli ultimi due trimestri dell’anno, rispettivamente dello 0,3% e 0,7%. La crisi nell’Eurozona è diventata più seria recentemente, e resta la più importante fonte di rischio per l’economia globale.
Per la crescita l’Italia resta nella retroguardia dei paesi Ocse e a livello europeo: faranno peggio solo Grecia (-5,3% e -1,3%), Portogallo (-3,2% e -0,9%), Slovenia e Spagna (-1,6% e -0,8%).
La crescita è prevista più forte negli Stati Uniti e in Giappone, mentre l’Eurozona per quest’anno è in recessione. Nel complesso i 34 paesi più industrializzati del mondo dovrebbe crescere dell’1,6% quest’anno (dopo +1,8% nel 2011) e del 2,2% nel prossimo. Quest’anno l’intera eurozona, secondo l’Ocse, avrà una crescita negativa di -0,1%, seguito da un blando +0,9% nel 2013, contro +0,2% e +1,4% indicati nel rapporto precedente. La Germania rallenterà la corsa a +1,2% quest’anno (da +3,1% nel 2011), per poi crescere del 2% nel 2013. Per la Francia le stime sono rispettivamente +0,6% e +1,2%. Accelerano invece gli Stati Uniti, con una crescita del pil del 2,4% e del 2,6%.