6/6/2012 00:00:00

La Corte dei Conti nel rapporto 2012 sul coordinamento della finanza pubblica sostiene che la crescita nel 2011 è stata “asfittica” e il gettito fiscale è rimasto sotto le attese, con prospettive ancora negative per alcuni anni. Per il presidente, Luigi Giampaolino, l’anno scorso sono esplose le contraddizioni che accompagnano l’attuazione della politica di bilancio. Da una parte, l’efficacia delle misure di contenimento delle spese, che nei fatti si rivelano più stringenti di quanto sembri essere percepito dall’opinione pubblica nazionale e, soprattutto, internazionale. Dall’altra – ha sottolineato – una dinamica di crescita asfittica, che rende difficile conseguire risultati migliori di quelli effettivamente realizzati. Anche l’anno scorso – ha aggiunto Giampaolino – il gettito fiscale è rimasto al di sotto delle previsioni, penalizzato dalla mancata ripresa dell’economia. Un fenomeno non occasionale, ma destinato a protrarsi per alcuni anni, dal momento che il vuoto di prodotto apertosi dopo la crisi finanziaria è lungi dall’essere recuperato.
La Corte lancia poi l’allarme sul forte aumento della pressione fiscale, che innesca impulsi recessivi per l’economia reale, con il rischio di un avvitamento in cui si potrebbe restare intrappolati.
 

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