2/7/2012 00:00:00

Cribis D&B ha realizzato per il secondo anno consecutivo un’indagine con lo scopo di fare il punto della situazione congiunturale e prospettica del settore dei bisogni e delle aspettative degli operatori e degli utenti, ha analizzato mezzi come mailing, telemarketing, e-mailing e social network, ma anche il mobile marketing, elemento di novità rispetto all’indagine condotta nel 2011. Tra il 2011 e il 2012, emerge che il Direct Marketing abbia aumentato la penetrazione d’uso nelle aziende del campione dal 56% al 59%. Il mezzo cresciuto di più sono i Social Media, mentre il Mobile si posiziona allo stesso livello di penetrazione che il Social aveva un anno fa. Tra i settori di attività ci sono differenze rilevanti: la Finanza è poco propensa all’utilizzo dei Social, il Retail punta molto sul digitale, il Manifatturiero usa poco il telemarketing, il Non Profit è un forte utente evoluto di tutti i mezzi. Si conferma che chi utilizza il Direct Marketing lo fa ormai in modo organico e sistematico: metà delle aziende investe oltre 10% dell’intero budget di comunicazione e il 20% supera 500.000 euro di investimenti annui nel canale diretto. L’utilizzo dei mezzi di Direct Marketing cresce al crescere della dimensione aziendale, è maggiore al Nord e per le aziende B2C. Le aziende italiane sono orientate alla multicanalità (in media 3,4 canali) e all’utilizzo integrato di più strumenti di contatto diretto con i propri clienti e prospect. Le decisioni sugli investimenti in DM sono in capo alla funzione marketing, quando non è un indirizzo dettato direttamente dalla direzione generale. Si investe in Direct Marketing soprattutto per acquisire nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti. Rispetto al 2011 cresce molto l’utilizzo per cross selling e upselling, in qualche modo un obiettivo evoluto e sintomo di una buona capacità di analisi e segmentazione della propria clientela. L’E-Mail marketing è lo strumento di comunicazione diretta con la più alta penetrazione, il Mailing Postale quello in cui si investe relativamente di più. La redemption continua ad essere il criterio prevalente di valutazione dei risultati delle attività di Direct Marketing, ma cresce dal 30% al 36% l’attenzione al ritorno sugli investimenti (ROI) come criterio guida per indirizzare le risorse destinate alla comunicazione.

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Indagine CRIBIS_marketing multicanale in Italia 2012.pdf
 

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