18/7/2012 00:00:00
Sulla rivista “Alcohol Use & Misuse” è stato pubblicato l’articolo di Pierluigi Ascani (Format Srl), Franca Beccaria e Sara Rolando (Eclectica SNC) riguardante uno studio sul consumo di alcol e la qualità della vita.
La ricerca è stata effettuata su un campione rappresentativo di giovani di età compresa tra i 25-34 anni che vivono in Francia, Italia e Paesi Bassi (4.841 soggetti). I dati sono stati raccolti nel 2008 attraverso delle interviste telefoniche e sono stati analizzati utilizzando la tecnica della “cluster analysis”.
I risultati mostrano come il consumo di alcol dipenda dalla qualità della vita. In tutti e tre i paesi, i giovani con un livello socioculturale alto (laureati e professionisti/dipendenti), soddisfatti della loro qualità della vita, sono bevitori regolari (il consumo varia da una volta al mese a due volte alla settimana).
Sia la quantità media sia la frequenza di consumo di alcol risultano elevati, soprattutto per il campione olandese.
Nei Pesi Bassi è più diffuso la pratica del “binge drinking” (modello di consumo di alcol che consiste in alte dosi di consumo di alcol in un tempo limitato), tale comportamento avviene anche più volte a settimana. Questo consumo di alcol sembra essere accompagnato da un livello inferiore della qualità di vita, che si può dedurre sia da indicatori socio-economici (soprattutto per quanto riguarda il campione francese) sia da bassi livelli di soddisfazione generale per il campione olandese.
Questa ricerca è stata finanziata dai Brewers of Europe, dal Forum europeo per il consumo responsabile e dal Centro Internazionale per le Politiche di alcool.