30/8/2012 00:00:00
Secondo l’Istat nel mese di luglio le retribuzioni contrattuali orarie sono rimaste congelate rispetto a giugno. Secondo la rilevazione dell’Istat su base annua lo stesso dato è salito dell’1,5% anche se ben al di sotto o del livello d’inflazione annuo dello stesso mese (+3,1%). Una differenza di 1,6 punti percentuali che pesa sui conti degli italiani e che tuttavia migliora dello 0,2% rispetto a giugno, anche se il ridimensionamento del divario è dovuto alla frenata dei prezzi e non alla crescita annua delle retribuzione, che a luglio rimane la stessa di giugno.
Inoltre secondo l’istituto di statistica nel semestre agosto 2012-gennaio 2013, in assenza di rinnovi, il tasso di crescita tendenziale dell’indice generale sarà pari all’1,6% ad agosto.