13/9/2012 00:00:00
I prezzi nell’area euro sono aumentati del 2,6% rispetto al 2,4% di luglio (un anno fa era al 2,5%), mentre l’occupazione è rimasta stabile. Cresce anche il tasso d’inflazione nell’Ue a 27 paesi, passato al 2,7% dal 2,5% del mese precedente. Ad agosto 2011 era al 3,0%. In Italia l’inflazione è invece diminuita, ma resta superiore alla media dell’eurozona: ad agosto è stata del 3,3%, a luglio del 3,6%, mentre un anno fa era al 2,3%. Il mese scorso, quindi, i livelli dei prezzi più elevati su base annuale sono stati registrati in Ungheria (6,0%), Cipro (4,5%) ed Estonia (4,2%), mentre i più bassi in Svezia (0,9%), Grecia (1,2%) e Lettonia (1,9%). In Francia l’aumento è stato del 2,4%, in Germania del 2,2%, in Olanda del 2,5%, in Finlandia del 3,3% come in Italia, e in Spagna del 2,7%. A pesare di più al rialzo, secondo Eurostat, i prezzi di trasporti (4,8%), alcol e tabacchi (4,5%), e settore abitativo (4,1%). Le principali componenti al ribasso, invece, sono state le telecomunicazioni (-3,1%), tempo libero e cultura (-0,8%) e istruzione (1,0%). Nel secondo trimestre dell’anno l’occupazione è rimasta stabile, mentre nei tre mesi precedenti era diminuita dello 0,3%, ma è calata dello 0,6% rispetto a un anno prima. Nei 27 l’occupazione invece ha segnato un lieve aumento dello 0,1% rispetto al -0,1% del primo trimestre, mentre è calata dello 0,2% rispetto a un anno prima. In Italia il tasso è salito dello 0,6% dopo -0,6% dei primi tre mesi del 2012, ma è calato dello 0,4% in confronto al secondo trimestre 2011. Eurostat stima in 223,4 milioni il numero di persone occupate nell’Ue, di cui 146,4 milioni nell’Eurozona. Il settore in cui il tasso di occupazione è salito di più è quello dell’immobiliare (+0,75 nell’Eurozona e +1,4% nell’Ue), mentre è diminuito soprattutto nel settore finanziario e assicurativo (-0,8% nei 17 e -0,7% nei 27).