3/10/2012 00:00:00
L’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala ad agosto una riduzione del 2,7% su base annua ed una crescita dello 0,2% rispetto al mese precedente mostrando per il secondo mese consecutivo, una tenuta dei consumi. Un dato che evidenzia il tentativo delle famiglie di non comprimere, oltre una certa soglia, il consumo, soprattutto nei mesi estivi, dopo una prima parte dell’anno in cui hanno registrato una sensibile riduzione del proprio reddito disponibile, che si è tradotta in un netto calo della domanda. Tuttavia, il quadro attuale continua ad essere caratterizzato da elementi che non portano a ritenere possibile, nel breve periodo, un’inversione di tendenza rispetto al profilo declinante che l’economia italiana sta seguendo dal terzo trimestre del 2011. La stabilizzazione dei consumi registrata a luglio e ad agosto appare in linea con un sentiment delle famiglie che, pur attestato sui livelli minimi, evidenzia a settembre una tenuta. Nello stesso mese il clima di fiducia delle imprese ha registrato un deterioramento, determinato dal peggioramento delle aspettative degli imprenditori dei servizi, a segnalare come la crisi si sia ormai diffusa a tutti i settori. Nei mesi estivi in presenza di una stabilizzazione del tasso di disoccupazione e del numero di disoccupati, si sono registrate rilevanti riduzioni degli occupati. In particolare, ad agosto le persone impiegate nel processo produttivo hanno registrato una flessione di 75 mila unità rispetto a luglio e di 80 mila su base annua. Le ore autorizzate di CIG, pur registrando ad agosto un incremento meno significativo rispetto a quanto rilevato a luglio, segnalano nei primi otto mesi dell’anno, un aumento, rispetto all’analogo periodo del 2011, pari a circa il 10%, con punte del 45% per la ordinaria. La dinamica tendenziale dell’ICC di agosto riflette una diminuzione dell’1,4% della domanda relativa ai servizi e del 3,3% della spesa per i beni. In un contesto che ha visto per molti beni e servizi il permanere di una situazione di contrazione dei consumi rispetto all’analogo mese del 2011, a cui fanno eccezione solo i beni e servizi per le comunicazioni (+3,1%), le riduzioni più significative della domanda hanno interessato, come già accaduto nei mesi precedenti, la mobilità (-12,4%) e l’abbigliamento e le calzature (-4,3%).