30/11/2012 00:00:00
Secondo il Centro Studi Confindustria nel quarto trimestre del 2012 l’economia italiana osserverà un nuovo aggravamento della flessione del Pil. Il Pil italiano ha registrato nel terzo trimestre 2012 il quinto calo consecutivo, ma si è attenuato il ritmo di contrazione: -0,2% congiunturale dopo il -0,7% del secondo e il -0,8% del primo. Si delinea un contesto molto negativo nei mesi autunnali. In settembre, rileva il Csc, l’anticipatore Ocse per l’Italia è marginalmente migliorato (0,05% da 0,01%) e suggerisce che il calo del pil si può interrompere dopo la primavera. L’attività industriale, afferma ancora Csc, è diminuita dello 0,5% in novembre, dopo il -0,4% in ottobre, portando la variazione acquisita a -1,2% nel quarto trimestre; le commesse in volume sono scese dell’1%. Gli ordini del Pmi manifatturiero sono saliti di 1,4 punti in ottobre (a 44,4) ma segnalano diminuzione da 17 mesi; quelli esteri indicano un incremento (51,6) per la prima volta da aprile. La disoccupazione sale avverte il Csc secondo cui l’espansione della forza lavoro ed il conseguente aumento del tasso di disoccupazione dovrebbero proseguire in quanto originati dalla spinta delle persone inattive a cercare un impiego per salvaguardare i redditi familiari in calo, mentre tra i consumatori resta alta in novembre la paura della disoccupazione, con l’indice che sale da 108 a 114. Le imprese d’altra parte segnalano una riduzione dei livelli occupazionali: la relativa componente del Pmi manifatturiero è scesa in ottobre a 45,7 dal 46,8 di settembre. Dopo il picco registrato a luglio 2012 (390mila unità di lavoro standard) ha continuato a diminuire il bacino della Cig. Il centro studi di Confindustria stima che a ottobre sono state utilizzate 315mila unità, il 4,7% in meno rispetto al mese precedente. Contemporaneamente è tornato a calare il numero di persone occupate.
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CF novembre 2012_def