14/1/2013 00:00:00
Secondo Federalberghi nel 2012 le presenze alberghiere sono diminuite del -2,5% (-5,4 per cento gli italiani, +1 gli stranieri), c’è stata una perdita unitaria di 7 milioni di pernottamenti alberghieri che, sommati alla parallela flessione dell’indotto ed alla generica frenata delle tariffe, ha generato un calo di circa 3 miliardi di euro per il giro d’affari ed un decremento del 10% dei fatturati delle sole imprese ricettive. Sul fronte dei collaboratori alberghieri, il 2012 ha chiuso con una diminuzione del 3% di lavoratori occupati, quantificabile nel solo comparto alberghiero in 10mila unità e in circa 60mila a livello aggregato di settore. Nel segmento dei lavoratori alberghieri a tempo indeterminato il dato annuo è stato di -3,1%, con picchi che sono andati dal -1,1% a gennaio al -4,8% di ottobre. Nel segmento dei lavoratori alberghieri a tempo determinato il dato annuo è stato di -2,8% con picchi che sono andati dallo 0%di marzo al -6% di dicembre. La speranza è di una ripartenza nel 2013 delle spese delle famiglie italiane e straniere orientate al settore, incoraggiata da tariffe ferme da tre anni e proposte commerciali sempre più ricche di servizi aggiuntivi.