22/2/2013 00:00:00
Peggiora il clima di fiducia delle imprese del terziario della provincia di Pordenone con riferimento all’andamento dell’economia italiana nel quarto trimestre del 2012. Pessimistica anche la previsione, che si attesta comunque sugli stessi livelli dello scorso trimestre. Peggiora il clima di fiducia anche con riferimento all’andamento della propria impresa nel quarto trimestre del 2012. La previsione non migliora in vista del primo trimestre dell’anno (gennaio, febbraio, marzo 2013). In flessione l’andamento dei ricavi nell’ultima parte del 2012. Anche le previsioni per il primo trimestre del 2013 fanno registrare un ulteriore peggioramento del fenomeno in questione. Peggiora anche la situazione dell’occupazione nel quarto trimestre del 2012. La contingenza non migliora in vista dei mesi di gennaio, febbraio, marzo 2013. In peggioramento nel quarto trimestre del 2012 l’indicatore relativo ai prezzi praticati dai fornitori alle imprese del terziario. La situazione non accenna a dare segnali di miglioramento in occasione dei primi mesi del nuovo anno. Si accorciano nel quarto trimestre del 2012 i tempi di pagamento da parte dei clienti delle imprese del terziario della provincia di Pordenone. Lo stesso trend si prevede anche in vista dei primi tre mesi del 2013. Peggiora nel quarto trimestre la capacità delle imprese del terziario della provincia di Pordenone di fare fronte ai propri impegni finanziari. La situazione nei primi mesi dell’anno nuovo non accenna a migliorare. Si mette in evidenza inoltre come, tra le imprese che sono riuscite ad affrontare i propri impegni, circa la metà ha incontrato un qualche genere di difficoltà. Aumenta leggermente la percentuale delle imprese del terziario della provincia di Pordenone che nel quarto trimestre del 2012 si sono rivolte alle banche per chiedere un fido, un finanziamento, o la rinegoziazione di un fido, o di finanziamento, esistente. Nonostante ciò, diminuisce la percentuale di coloro che ottengono il credito con un ammontare pari o superiore rispetto alla richiesta: sono stati il 58,6% contro il precedente 60,3% (area di stabilità). Contemporaneamente aumenta la percentuale delle imprese che si sono viste accordare un credito inferiore rispetto a quello richiesto e delle imprese che non se lo sono viste accordare affatto: sono state il 35,8% contro il precedente 17,6% (area di irrigidimento). Si mantiene negativa ma sostanzialmente stabile la situazione relativa al costo del credito (tassi di interesse) e la situazione con riferimento alle cosiddette “altre condizioni” applicate ai finanziamenti (es. messa a disposizione fondi). Peggiorano invece le opinioni degli imprenditori circa la situazione relativa alla “durata del credito” e quella relativa all’andamento delle garanzie richieste dalle banche alle imprese del terziario a garanzia dei finanziamenti concessi.
Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dall’Osservatorio sul credito per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi nel quarto trimestre del 2012 realizzato da Confcommercio-Imprese per l’Italia Pordenone in collaborazione con Format Ricerche.
Clima di fiducia
Peggiora il clima di fiducia delle imprese del terziario della provincia di Pordenone con riferimento all’andamento dell’economia italiana nel quarto trimestre del 2012. Pessimistica anche la previsione, che si attesta comunque sugli stessi livelli dello scorso trimestre. A rilevare un peggioramento dell’andamento dell’economia italiana sono state specialmente le imprese più piccole (fino a 49 addetti), le imprese del commercio all’ingrosso e quelle nei comuni montani. A livello previsionale danno segnali di pessimismo anche le imprese del turismo. Peggiora il clima di fiducia anche con riferimento all’andamento della propria impresa nel quarto trimestre del 2012. La previsione non migliora in vista del primo trimestre dell’anno (gennaio, febbraio, marzo 2013). Il peggioramento dell’andamento della propria impresa è risultato più accentuato presso le micro imprese (fino a 9 addetti), presso gli operatori del turismo e presso le imprese operative in centri al di fuori del comune di Pordenone.
Congiuntura
Ricavi. In flessione l’andamento dei ricavi presso le imprese del terziario della provincia di Pordenone nell’ultima parte del 2012. Il saldo è pari a -37,4 contro il precedente -25,9. Anche le previsioni per il primo trimestre del 2013 fanno registrare un ulteriore peggioramento del fenomeno in questione (-11,8 su -5,6).
Occupazione
Peggiora la situazione occupazionale presso le imprese del terziario della provincia di Pordenone nel quarto trimestre del 2012: il saldo è pari a -9,9 contro il precedente -7,0. La contingenza non migliora in vista dei mesi di gennaio, febbraio, marzo 2013 (-7,0 su -6,6).
Prezzi praticati dai fornitori
In peggioramento nel quarto trimestre del 2012 anche l’indicatore relativo ai prezzi praticati dai fornitori alle imprese del terziario (-33,3 su -26,6). La situazione non accenna a dare segnali di miglioramento in occasione dei primi mesi del nuovo anno (-22,3 su -14,7).
Ritardi nei pagamenti da parte dei clienti.
Si accorciano nel quarto trimestre del 2012 i tempi di pagamento da parte dei clienti delle imprese del terziario della provincia di Pordenone (-43,2 su -51,7). Lo stesso trend si prevede anche in vista dei primi tre mesi del 2013 (-18,1 su -27,3).
Fabbisogno finanziario
Peggiora nel quarto trimestre la capacità delle imprese del terziario della provincia di Pordenone di fare fronte ai propri impegni finanziari. Il saldo congiunturale è risultato pari a -32,9 contro il -15,4 registrato solo tre mesi prima.
La situazione nei primi mesi dell’anno nuovo non accenna a migliorare, con un saldo pari a -13,9 contro il precedente -5,6. Si mette in evidenza inoltre come, tra le imprese che sono riuscite ad affrontare i propri impegni, circa la metà ha incontrato un qualche genere di difficoltà. Le imprese che meno delle altre sono riuscite a fare fronte ai propri impegni nel trimestre sono state le microimprese e le piccole imprese, quelle del turismo e del commercio al dettaglio e quelle operative nei comuni montani.
Domanda e offerta di credito
Aumenta leggermente la percentuale delle imprese del terziario della provincia di Pordenone che nel quarto trimestre del 2012 si sono rivolte alle banche per chiedere un fido, un finanziamento, o la rinegoziazione di un fido, o di finanziamento, esistente: sono state il 25,3% contro il 23,8% del terzo trimestre dell’anno. Nonostante ciò, diminuisce la percentuale di coloro che ottengono il credito con un ammontare pari o superiore rispetto alla richiesta: sono stati il 58,6% contro il precedente 60,3% (area di stabilità). Contemporaneamente aumenta la percentuale delle imprese che si sono viste accordare un credito inferiore rispetto a quello richiesto e delle imprese che non se lo sono viste accordare affatto: sono state il 35,8% contro il precedente 17,6% (area di irrigidimento).
Offerta di credito
L’offerta di credito è stata analizzata esclusivamente presso le imprese del terziario che dispongono di un finanziamento, o di un fido, in funzione dei seguenti indicatori: il costo del finanziamento (tasso di interesse), il costo dell’istruttoria e delle cosiddette “altre condizioni” (es. valuta, servizi accessori, ecc.), la durata temporale dei finanziamenti concessi, le garanzie richieste dalle banche a fronte del finanziamento.
Si mantiene negativa ma sostanzialmente stabile la situazione relativa al costo del credito (tassi di interesse) e la situazione con riferimento alle cosiddette “altre condizioni” applicate ai finanziamenti (es. messa a disposizione fondi). Peggiorano invece le opinioni degli imprenditori circa la situazione relativa alla “durata del credito” e quella relativa all’andamento delle garanzie richieste dalle banche alle imprese del terziario a garanzia dei finanziamenti concessi.