22/2/2013 00:00:00
Secondo l’Istat nel mese di gennaio 2013, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività; (NIC), registra un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 2,2% nei confronti di gennaio 2012. L’inflazione acquisita per il 2013 è pari allo 0,8%. A gennaio l’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, sale all’1,7% (era +1,6% a dicembre). Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo sale all’1,8% dall’1,7% del mese precedente. Rallenta al 2,3% la crescita su base annua dei prezzi dei beni mentre sale al 2,1% quella dei prezzi dei servizi (erano rispettivamente +2,7% e +2,0% a dicembre). Il differenziale inflazionistico tra beni e servizi si riduce quindi di cinque decimi di punto percentuale rispetto a dicembre. I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori aumentano dello 0,4% su base mensile e del 2,7% su base annua, in rallentamento dal 3,1% di dicembre. A gennaio 2013, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce su base mensile del 2,0% e aumenta su base annua del 2,4% (era +2,6% a dicembre). Anche in questo caso i dati definitivi confermano le stime preliminari. La flessione congiunturale è in larga parte dovuta ai saldi stagionali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto. L’indice IPCA a tassazione costante (IPCA-TC) diminuisce del 2,1% sul piano congiunturale e aumenta del 2,1% su quello tendenziale. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e del 2,2% su base annua.
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