21/3/2013 00:00:00

La crescita del costo del lavoro per unità (Ulcs) nell’area Ocse è stata dello 0,6% nel quarto trimestre del 2012, in aumento rispetto al +0,2% del terzo trimestre. Nel complesso, la crescita delle retribuzioni ha rallentato leggermente (0,3% rispetto a 0,4% del terzo trimestre), ma questo è stato più che compensato da un significativo rallentamento della produttività (-0,3% rispetto al +0,2% nel trimestre precedente). Gli stessi fattori, rallentamento della crescita dei salari e il calo della produttività, hanno guidato l’aumento del costo del lavoro nella zona euro (+0,5%), gli Stati Uniti (1,0%) e il Canada (0,4%). Dall’inizio della crisi il costo del lavoro della zona euro è aumentato di circa il 10%, 3 punti percentuali in più rispetto alla media Ocse. Continua il riequilibrio di alcuni tra i paesi della zona euro: se l’aumento del costo del lavoro in Germania nel quarto trimestre del 2012 è stato dell’1,3%, la crescita è stata più bassa in Italia (+1,0%), Francia e Portogallo (+0,6%), ed è diminuito in Spagna (-3,1 %). In quest’ultimo caso la riduzione riflette tagli salariali significativi, in combinazione con l’aumento della produttività.

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