4/4/2013 00:00:00
La Bce avverte che “la graduale ripresa attesa nella seconda metà dell’anno è soggetta a rischi al ribasso”. Lo ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. “Queste prospettive economiche restano soggette a rischi al ribasso”, ha spiegato, citando la possibilità che “la domanda interna risulti più debole” di quanto atteso e “l’insufficiente attuazione delle riforme strutturali” da parte dei paesi dell’area. Questi sono “fattori che hanno il potenziale di minare la fiducia – ha detto Draghi – e così di rinviare la ripresa”. La Banca centrale europea non ravvisa rischi sul versante dell’inflazione, che continua ad attenuarsi nell’area euro. “Si è ulteriormente attenuata – ha rilevato il presidente Draghi – la pressione al rialzo sui prezzi dovrebbero restare contenute, le dinamiche della base monetaria restano sommesse e le generali attese di inflazione sono saldamente ancorate a valori coerenti con i nostri obiettivi”. Parlando poi delle misure che i governi europei possono prendere per fronteggiare la crisi, Draghi ha detto che “la misura di stimolo più importante che un Paese possa dare è restituire gli arretrati, che in alcuni casi valgono diversi punti di Pil”.