24/4/2013 00:00:00

Secondo la Banca d’Italia il credit crunch non molla le aziende. Non si allenta la stretta creditizia delle banche: in questo secondo trimestre ci sarà un nuovo peggioramento (seppur contenuto). In Italia, nel primo trimestre 2013, il grado di restrizione dei criteri adottati nella concessione di prestiti alle imprese è rimasto invariato, in linea con quanto registrato nel complesso dell’area euro.
Per quanto riguarda i mutui, si è leggermente attenuato l’irrigidimento» delle condizioni di offerta dei prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, che continua a risentire delle sfavorevoli prospettive del mercato immobiliare.
La domanda di prestiti, sarebbe rimasta molto debole, sia per la componente connessa con il finanziamento di investimenti in capitale fisso per il credito alle imprese sia per la bassa fiducia dei consumatori per quello alle famiglie. In prospettiva la debolezza della domanda di credito dovrebbe attenuarsi nel trimestre in corso.
Per le condizioni di accesso alle fonti di finanziamento, osserva la Banca d’Italia, «si è evidenziato un contenuto deterioramento per il mercato interbancario, a fronte di un lieve miglioramento per i depositi collocati presso la clientela al dettaglio».
 

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