3/5/2013 00:00:00

I dati dell’indagine svolta da Confcommercio-Imprese per l’Italia Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Format Research per il primo trimestre del 2013 non sono confortanti. L’indagine, svolta su oltre 1.500 imprese regionali e presentata ieri dal direttore scientifico della ricerca, Pierluigi Ascani, fa vedere come la fiducia nella ripresa dell’economia italiana sia ancora molto bassa anche se leggermente più alta rispetto all’ultimo trimestre del 2012: l’indice, che tiene conto del saldo percentuale tra risposte positive e negative, è di -60,9 contro il precedente -64,1. C’è invece un pò più di pessimismo sull’andamento delle imprese del terziario in Fvg (-38,9 rispetto al precedente -36,2, dato comunque migliore rispetto a quello nazionale) e anche le previsioni nel breve periodo danno seguito alle preoccupazioni degli imprenditori. Si deteriora anche l’indicatore relativo all’andamento dei ricavi nel primo trimestre 2013 (-35,5 contro -33,6) né le imprese intravvedono particolari spiragli di miglioramento per il trimestre successivo. Nemmeno gli altri indicatori sono lusinghieri: dall’occupazione ai prezzi applicati dai fornitori (anche se in questo caso, almeno nel breve periodo, il pessimismo è meno marcato), dalla capacità di fare fronte agli impegni finanziari (mutui, stipendi, contributi, tasse) al costo dei servizi bancari. Sempre delicata la questione dell’accesso al credito: si abbassa la percentuale di imprese regionali del terziario che si sono recate in banca per chiedere un fido o la rinegoziazione di un fido esistente (sono state il 23,7% contro il precedente 25,4%). Diminuisce anche la percentuale delle imprese che hanno visto accolta pienamente la propria richiesta di credito: 42,2% contro il precedente 47,0% (era il 56,2% nel secondo trimestre del 2012). Contemporaneamente aumenta la percentuale delle imprese che hanno visto accolta la propria richiesta di credito con un ammontare inferiore a quello richiesto (16,9%) sommata a quelle che hanno visto respinta la propria richiesta (14,5%): complessivamente 31,4% contro il precedente 29,8% ma la percentuale era del 13,2 nel terzo trimestre dell’anno passato. La crisi colpisce in particolare le province di Gorizia e Pordenone, ma anche Trieste e Udine non se la passano bene; a soffrire sono soprattutto le aziende di minori dimensioni.

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