14/6/2013 00:00:00

Nel suo intervento all’Assemblea Generale il presidente di Confcommercio, Sangalli, ha toccato molti temi: dal fisco al lavoro, dalle riforme al turismo fino al costo della burocrazia e ai ritardi della Pubblica Amministrazione. La missione fondamentale del Governo è agire con tempestività e agire in profondità. Agire con tempestività: per dare risposte alle tante emergenze di un’Italia dove l’area del disagio occupazionale riguarda ormai 9 milioni di persone, dove i consumi sono tornati ai livelli del 2000 e gli investimenti pubblici a quelli del 2003 e dove – già solo nel primo trimestre di quest’anno – hanno chiuso i battenti più di 40mila imprese. Agire anche in profondità: in Europa e in Italia, serve davvero un Patto di stabilità più “intelligente”. Quanto al nostro Patto di stabilità interno, è tempo di una sua compiuta revisione: per mobilitare anche gli investimenti degli enti locali e per procedere nell’azione di sblocco del pagamento dei crediti delle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni. L’obiettivo del pagamento di questi crediti per quaranta miliardi, tra il 2013 e il 2014, va assolutamente conseguito e va confermato l’impegno all’avvio di una seconda fase. Sarebbe intollerabile vedere ancora che, a fronte dell’efficienza dei meccanismi di riscossione, le pubbliche amministrazioni risultano inaffidabili nel pagare quanto dovuto. Sarebbe intollerabile anche per la liquidità delle imprese, messe duramente alla prova da una stretta creditizia che permane e anzi si aggrava. Come se non bastasse, in Italia, i servizi bancari sono più cari che negli altri paesi europei. Una ragione in più per affrontare finalmente anche la riduzione dei costi che gravano sulla moneta elettronica. Una simile stretta creditizia merita davvero di essere assunta come una priorità dell’Unione, facendo anzitutto avanzare l’unione interbancaria. Si può ridurre la pressione fiscale solo bonificando la spesa pubblica, rivedendo il perimetro stesso della funzione pubblica, adottando la metodologia dei costi e dei fabbisogni standard e avanzando nell’azione di contrasto e recupero di evasione ed elusione, mettendone a frutto i risultati a vantaggio dei contribuenti in regola. Insieme, servono dismissioni decise di patrimonio immobiliare pubblico: per abbattere il debito e per liberare risorse preziose per la crescita. Bisogna adesso proseguire con un’organica revisione della tassazione degli immobili. Una revisione che concorra a dare solide fondamenta alla finanza comunale, ma che prenda insieme atto dell’insostenibilità dell’attuale carico sugli immobili strumentali delle imprese, compresi negozi e alberghi, per i quali va consentita la deducibilità non solo dal reddito di impresa ma anche dall’IRAP. Altrettanto tempestivamente va scongiurato l’ulteriore aumento dell’Iva di un punto. Sangalli ha poi parlato della valorizzazione della risorsa turismo del “combinato disposto” tra turismo e cultura, che merita, anche sul piano della governance, di essere ascritto tra le grandi questioni del sistema-Paese. “Perché il nostro turismo genera oggi circa il 9% del Pil italiano e avrebbe tutte le potenzialità per raddoppiare il suo contributo, ma non si può certamente pensare di fare tutto questo se sul turismo italiano non si investe seriamente. Sangalli ha poi parlato delle riforme istituzionali e costituzionali. “Si risolvano i nodi della legge elettorale e di un assetto delle competenze troppo conflittuale. Si superi il bicameralismo perfetto dando vita alla Camera delle Regioni e delle Autonomie”. “E scelte coraggiose servono, allora – ha concluso Sangalli – per ridurre il costo del credito e il prelievo fiscale, a partire da quello sul lavoro, il costo della bolletta energetica e le tasse occulte della burocrazia e della corruzione, i costi della logistica e quelli derivanti dai ritardati pagamenti, dai ritardi della giustizia civile e dai ritardi di una Pubblica Amministrazione che invece può e deve essere riformata”.

Scarica la relazione
Assemblea – Relazione presidente
 

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