18/6/2013 00:00:00
Il fardello delle sofferenze del sistema bancario italiano si fa sempre più pesante: in aprile, ha raggiunto i 133 miliardi lordi con un incremento di oltre 3 miliardi rispetto al mese precedente. Le sofferenze al valore di realizzo ammontano a 66,43 miliardi con un incremento del 3,5% sul mese precedente e del 33% in un anno. Dal 2008 al 2012 le banche italiane hanno visto triplicare i prestiti in sofferenza, il cui ammontare è passato nel quadriennio da 41 miliardi a quasi 121 miliardi. Il dato di aprile relativo al rapporto sofferenze nette su impieghi (3,51%) – sottolinea ancora l’Abi – è il più alto dal dicembre 2008, inizio della serie storica su questo specifico aggregato (le sofferenze nette) così come risultano dalle rilevazioni della Banca d’Italia. I prestiti bancari sono in calo continuo da oltre un anno. Peggiora infatti ad aprile la dinamica dei prestiti alle imprese, pari a una variazione annua del -3,7% rispetto al -2,8% del mese precedente e al +1,3% di un anno prima, mentre risulta invariato rispetto a marzo il trend dei prestiti alle famiglie (-0,8%). A maggio, rileva l’Abi, i tassi di interesse sui prestiti sono in ulteriore flessione e sempre su livelli bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,75% (3 centesimi al di sotto del mese precedente e -28 punti base rispetto a maggio 2012). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è posizionato al 3,55% (dal 3,60%), mentre il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni al 3,67% (dal 3,72% del mese precedente).
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Rapporto mensile ABI – giugno 2013