14/11/2013 00:00:00
Il Dipartimento delle Finanze pubblica una nuova analisi statistica delle dichiarazioni presentate nel 2012 (anno d’imposta 2011) per la prima volta sulla base del reddito prevalente dei contribuenti. L’analisi focalizza l’attenzione sul tipo di reddito prevalentemente posseduto dalle persone fisiche (41,3 milioni di contribuenti). Come noto l’Irpef viene infatti applicata alla somma di tutti i redditi imponibili posseduti e questo tipo di analisi consente di avere una visione di sintesi della platea dei contribuenti, attribuendo ogni contribuente ad una sola categoria per poi analizzare nel dettaglio la categoria stessa. Il reddito prevalente è quello di ammontare più elevato risultante dal confronto dei valori assoluti dei redditi soggetti a tassazione ordinaria Irpef o a tassazione sostitutiva in regime di cedolare secca (prevista per gli immobili locati). L’analisi dei redditi dichiarati dai contribuenti mostra che circa l’83% dei soggetti detiene prevalentemente reddito da lavoro dipendente o pensione. In particolare il 49% dei contribuenti (20,1 milioni) è un lavoratore dipendente ed il 34% (14 milioni), ossia più di un contribuente su tre, ottiene il suo reddito prevalente da pensione. Solo il 5% (2,1 milioni) dei contribuenti dichiara in prevalenza un reddito derivante dall’esercizio di attività d’impresa o di lavoro autonomo abituale. Non trascurabile è la percentuale di coloro che dichiarano prevalentemente reddito da fabbricati (5%, pari a oltre 2 milioni) e reddito da partecipazione (più del 3%, pari a 1,4 milioni), in quest’ultimo caso si tratta prevalentemente di soci di società di persone.