29/5/2016 00:00:00

“Il dato relativo alle vendite nel mese di marzo è in linea con quanto già anticipato dall’ICC ed appare coerente con le informazioni che sono emerse negli ultimi giorni dagli altri indicatori congiunturali, che segnalavano, nel mese, un leggero rallentamento dell’attività economica. I mesi di febbraio e marzo rappresentano, comunque, nel confronto tendenziale, una prima evidenza di consolidamento della ripresa”: è il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat. “Questa lettura positiva del dato odierno – aggiunge l’Ufficio Studi – non cancella le preoccupazioni sul futuro prossimo della nostra economia. Infatti, perdurano le fibrillazioni nella dinamica di tutti gli indicatori economici mensili, a riprova del fatto che, nonostante qualche miglioramento sul fronte dei consumi e dell’occupazione, il Paese stenta a intraprendere un sentiero di crescita robusta e diffusa. Fintanto che le prospettive non si collocheranno realisticamente entro un canale tra il 2% e il 3% di crescita nominale annuale, gli obiettivi di consistente riduzione del rapporto debito-Pil resteranno difficili se non impossibili”.

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