21/5/2018 00:00:00
Nel suo Rapporto Annuale l’Istat oltre a registrare timidi segnali di ripresa per l’economia e l’occupazione e annotare ancora le tante diseguaglianze dell’Italia, conferma come siano le reti informali e sociali a risolvere i problemi di una popolazione sempre più vecchia e sola. Famiglia, amici, associazioni di vario tipo sono le chiavi che consentono a molti di andare avanti e trovare soluzioni in un Paese dove ci sono sempre meno figli.
Scrive l’Istat in Fatturato e Ordinativi dell’Industria che nonostante la ripresa nel mese di marzo, nel complesso del primo trimestre la variazione congiunturale del fatturato dell’industria è negativa, soprattutto a causa della flessione della componente estera. La diminuzione del primo trimestre risulta generalizzata a tutti i raggruppamenti principali di industrie con l’eccezione dell’energia.
Secondo il Rapporto mensile ABI, dai dati al 30 aprile 2018, emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua di +2,5%, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere
Scrive Banca d’Italia in Finanza pubblica, fabbisogno e debito che a marzo il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 15,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.302,3 miliardi.
Nel mese di aprile 2018, Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,1% sul mese precedente e dello 0,5% su base annua (da +0,8% registrato a marzo), confermando la stima preliminare.
Secondo Confcommercio i dati statistici congiunturali continuano a mostrare segnali contradditori che inducono a valutare con prudenza le prospettive a breve dell’economia italiana. Si stima per il mese di maggio una variazione congiunturale nulla del Pil mensile e una variazione tendenziale dell’1% (1,1% ad aprile), confermando un ulteriore rallentamento rispetto al primo trimestre.