Continua a non essere rassicurante il quadro globale: il rallentare dell’attività industriale in Germania; la trattativa per la Brexit con un accordo in extremis; i timori di una frenata dell’economia mondiale con manifattura e servizi in crisi negli Stati Uniti. Sono fattori che pesano ma peseranno soprattutto sul nostro agroalimentare gli effetti dei dazi voluti da dagli USA contro l’Unione Europea che scatteranno dal 18 ottobre. Questa settimana infatti il Wto, l’organizzazione mondiale per il commercio, ha dato a Washington il via libera alle tariffe su beni di importazione dell’Ue per 7,5 miliardi di dollari (6,8 miliardi di euro) in rappresaglia per il supporto illegale del blocco europeo ad Airbus. Per l’Italia il colpo sarà particolarmente duro per quei prodotti del Made in Italy che difficilmente potranno sopportare una tariffa del 25% quali formaggi, agrumi, liquori ed altre eccellenze della nostra buona tavola.
La settimana trascorsa c’è stata l’approvazione per la nota di aggiornamento al Def, Documento di Economia e Finanza (si può leggere qui), nel quale è previsto lo stop all’aumento dell’Iva e avvio del taglio delle tasse sul lavoro, grazie a 14 miliardi di flessibilità e 7 miliardi di proventi dalla lotta alla evasione. Proprio sull’IVA il commento del Presidente Carlo Sangalli, che con Confcommercio ha tenuto sempre alta l’attenzione su questo tema: “Dire che il governo ci ha ascoltato è forse una parola eccessiva, ha fatto quello che doveva fare. È una battaglia che, come Confcommercio, abbiamo fatto con grande convinzione perché, se si fosse aumentata l’Iva, si sarebbe certamente spalancata la porta della recessione”.
Nel secondo trimestre 2019 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari all’1,1%, migliorando di 0,2 punti rispetto all’1,3% dello stesso trimestre del 2018. Lo rileva l’Istat aggiungendo che complessivamente, nei primi due trimestri del 2019, il rapporto deficit-pil è risultato pari al 4% anche qui in calo a confronto con il 4,2% del corrispondente periodo dell’anno prima. Si tratta del dato semestrale migliore dal 2000, ovvero da 19 anni.
Nel secondo trimestre del 2019 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, sia in termini nominali sia in termini reali, ovvero di potere d’acquisto. Si registra così un’accelerazione a confronto con i primi tre mesi dell’anno.
Ad agosto in calo il disagio sociale misurato nel Misery Index Confcommercio: la disoccupazione estesa scende a 13,5% (13,8% a luglio). I prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto aumentano dello 0,7%. Al miglioramento dell’indicatore ha contribuito una evoluzione meno negativa della disoccupazione, dato che va letto con molta attenzione, specifica l’Ufficio Studi di Confcommercio.
Un dato positivo, e particolarmente indicativo, arriva poi dal mercato auto che chiude settembre con un incremento delle vendite notevole: il 13,39% in più dello stesso mese dell’anno scorso, dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Certo teniamo presente che l’anno scorso settembre fu particolarmente debole. È comunque positivo anche il mercato delle due ruote che, secondo i dati Ancma, torna a crescere: moto e scooter 50cc segnano un totale di 18.155 immatricolazioni pari al +3,5%, e ancora più dinamica è la crescita delle moto che con 6.921 unità arrivano a un +8,3%.
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