3 giugno 2021
Washington, DC: il 26 maggio il Comitato esecutivo del Fondo monetario internazionale (FMI) ha concluso la consultazione sull’Articolo IV [1] con l’Italia.
La pandemia di COVID-19 ha inferto un duro colpo al popolo italiano
La pandemia di COVID-19 ha inferto un duro colpo al popolo italiano e alla sua economia. Il PIL è diminuito di quasi il 9% nel 2020, con cali molto maggiori per i servizi ad alta intensità di contatto.
Per attutire l’impatto economico sono state introdotte risposte politiche tempestive e decise da parte delle autorità italiane, insieme a risposte fiscali e monetarie coordinate a livello europeo. Un’ampia espansione fiscale ha fornito un’ancora di salvezza al reddito di famiglie e imprese, mentre è stato fornito anche un ampio sostegno alla liquidità, anche attraverso moratorie sul servizio del debito e crediti garantiti dal governo.
È stato introdotto il divieto di licenziamento. Queste misure hanno contribuito a preservare la struttura dell’economia, ma potrebbero nascondere l’entità della debolezza di fondo della salute finanziaria delle imprese, della debolezza del mercato del lavoro e della qualità del prestito. …
Le prospettive economiche
Le prospettive economiche dipendono dal percorso della pandemia, dall’entità del cambiamento strutturale che introdurrà, nonché dall’efficacia delle politiche economiche e di salute pubblica.
La ripresa sarà supportata dalla campagna di vaccinazione in corso e da ingenti investimenti nell’ambito del Piano nazionale di recupero e resilienza pluriennale (NRRP) del governo, finanziato principalmente dalle risorse dell’UE di nuova generazione, per aumentare le infrastrutture fisiche e sociali e sostenere le riforme strutturali.
Il PIL dovrebbe rimbalzare di circa il 4% nel 2021, mentre l’aumento della spesa per investimenti manterrebbe la crescita ben al di sopra della tendenza precedente per i prossimi anni.
Tuttavia, le cicatrici economiche a lungo termine potrebbero essere considerevoli. I rischi riguardano a breve termine la velocità con cui il virus viene sconfitto e l’entità del prelievo di risparmi e, a lungo termine, il mantenimento di condizioni finanziarie favorevoli, l’adeguatezza dell’attuazione del NRRP e il mantenimento dello slancio politico per le riforme strutturali. Una materializzazione di questi rischi a lungo termine potrebbe esacerbare le già elevate vulnerabilità del debito pubblico.