Il Pil
L’agenzia di rating Fitch prevede per il nostro Paese un Pil in crescita nel 2021 del 4,8%, sostenuto da una forte ripresa nella seconda metà dell’anno e nel 2022 a +4,3% confermando il rating a BBB-, con outlook stabile, su cui pesano ancora la pandemia, l’alto debito pubblico e una crescita economica strutturale debole. (Vedi QUI)
“La pandemia di COVID-19 ha inferto un duro colpo al popolo italiano e alla sua economia”, scrive il FMI nelle conclusioni dell’Articolo IV del 2021 con l’Italia, ma nelle prospettive economiche per il nostro Paese stima un buon rimbalzo che potrebbe portare il Pil oltre il 4,3%. Continuerà ad essere importante il supporto politico e ammonisce per la necessità di realizzare riforme solide e strutturali.
Nelle sue previsioni l’Istat stima una crescita sostenuta del Pil sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%) e in linea con questa dovrebbe andare anche l’occupazione in buon aumento per entrambi gli anni.
Fabrizio Balassone, capo servizio struttura economica di Banca d’Italia in audizione oggi 7 giugno alla Camera, ha ribadito che quest’anno il Pil dovrebbe superare il 4% e per la seconda metà dell’anno è attesa una ripresa robusta.
Produzione industriale in incremento
Nell’indagine rapida del Centro Studi di Confindustria è riportato che la Produzione industriale è attesa in ulteriore incremento nei mesi primaverili, dopo il recupero già visto nel primo trimestre, e l’indice di fiducia degli imprenditori è salito a maggio ai livelli massimi dall’autunno del 2017, in linea con i miglioramenti della crisi sanitaria e gli allentamenti delle restrizioni.
Uno Stato responsabile
Sull’efficienza dell’Italia come Stato “facilitatore”, il Governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco, intervenuto al Festival dell’Economia di Trento, non ha nascosto i suoi dubbi, ma quello che serve oggi – ha detto – è uno “Stato responsabile”. Con la pandemia, infatti, serve un sistema meglio organizzato per guidare e gestire la complicata transizione economica, ecologica, sociale, digitale.
Investire in competenze
Presentati i risultati del nuovo rapporto di ricerca (Osservatorio sulle imprese del terziario) realizzato da Format Research per conto di Ascom Confcommercio Bergamo sulle imprese. Da una parte la piena consapevolezza del cambiamento degli stili di consumo in atto, accelerato dalla pandemia, dall’altra la volontà di reagire investendo in innovazione. Nel mezzo un dato confortante e cioè che una impresa su tre è pronta per fare il salto tecnologico e affrontare le sfide legate all’evoluzione digitale. Come? Introducendo metodologie e strumenti di innovazione e investendo in figure nuove e con competenze ad hoc da inserire in organico, soprattutto per le attività legate all’e-commerce.
Gli italiani e l’etichetta
La ricerca di Agronetwork, l’associazione di promozione dell’agroindustria costituita da Confagricoltura, Nomisma e LUISS, commissionata a Format Research, fotografa un trend molto attento alle informazioni nutrizionali. La salute è una necessità che passa anche dalla tavola e, in questo, è di aiuto fondamentale l’etichetta con le sue informazioni nutrizionali che la maggioranza dei consumatori preferisce nel sistema del Nutrinform BATTERY piuttosto che del Nutriscore a cinque colori.