RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELL’ABI
Le Banche e chi vi lavora hanno sviluppato formazione, tecnologie ed organizzazione per rendere possibili operazioni finanziarie di massa per prevenire le crisi delle imprese, a invariata legislazione bancaria, finora con diversi milioni di pratiche decise di moratoria e circa 2.300.000 pre- stiti nuovi o ampliati, più o meno garantiti, per oltre duecento miliardi di Euro. Un’opera colossale che continua, che deve continuare almeno fin quando la pandemia non sarà debellata, senza interrompere anzitem- po queste iniziative che dovranno progressivamente diminuire solo dopo che la ripresa si sarà sviluppata. Inoltre le banche sono molto impegnate a sostegno dei giovani, innanzitutto per i nuovi mutui molto agevolati loro dedicati.
Ma anche tutto ciò non basta.
Quando sarà davvero finita la pandemia, tutto non potrà e non dovrà tornare come prima. Non dovrà essere dimenticata questa terribile espe- rienza che potrà ripetersi in diverse forme.
Occorre incoraggiare gli investimenti in ricerca scientifica in Europa e in Italia per essere più efficaci e rapidi in ogni eventualità.
La tutela della salute e dell’ambiente devono essere priorità in ogni am- bito: gli sforzi non sono mai sufficienti e risolutivi.