21 settembre 2021
Forte crescita per l’economia globale
L’economia globale sta crescendo molto più fortemente di quanto previsto un anno fa, ma la ripresa rimane irregolare, esponendo sia i mercati avanzati che quelli emergenti a una serie di rischi, secondo l’ultimo Interim Economic Outlook dell’OCSE.
Per l’Italia il Pil è stimato a +5,9% nel 2021, +4,1% nel 2022
Il sostegno dei governi
L’OCSE afferma che il sostegno straordinario dei governi e delle banche centrali ha contribuito a evitare il peggio una volta che la pandemia di COVID-19 ha colpito. Con il lancio del vaccino in corso e una graduale ripresa dell’attività economica in corso, l’OCSE prevede una forte crescita globale del 5,7% quest’anno e del 4,5% nel 2022, poco cambiata rispetto alle previsioni di maggio 2021 rispettivamente del 5,8% e del 4,4%.
Sfide diverse
I paesi stanno emergendo dalla crisi con sfide diverse, che spesso riflettono i loro punti di forza e di debolezza pre-COVID 19 e i loro approcci politici durante la pandemia. Anche nei paesi in cui la produzione o l’occupazione sono tornate ai livelli pre-pandemia, la ripresa è incompleta, con posti di lavoro e redditi ancora inferiori ai livelli previsti prima della pandemia.
Grandi differenze nei tassi di vaccinazione tra i paesi si stanno aggiungendo all’irregolarità della ripresa. Le nuove epidemie del virus stanno costringendo alcuni paesi a limitare le attività, causando un collo di bottiglia e aggiungendo alla carenza di approvvigionamento.Vi è una marcata variazione nelle prospettive per l’inflazione, che è aumentata notevolmente negli Stati Uniti e in alcune economie di mercato emergenti, ma rimane relativamente bassa in molte altre economie avanzate, in particolare nell’area dell’euro.
Un rapido aumento della domanda con la riapertura delle economie ha fatto salire i prezzi di materie prime chiave come petrolio, metalli e cibo, il che ha un effetto più forte sull’inflazione nei mercati emergenti. Le interruzioni delle catene di approvvigionamento causate dalla pandemia si sono aggiunte alle pressioni sui costi. Allo stesso tempo, i costi di spedizione sono aumentati notevolmente.
Ma l’Interim Outlook dice che queste pressioni inflazionistiche dovrebbero alla fine svanire. Si prevede che l’inflazione dei prezzi al consumo nei paesi del G20 raggiungerà il picco verso la fine del 2021 e rallenterà per tutto il 2022. La crescita dei salari rimane sostanzialmente moderata e le aspettative di inflazione a medio termine rimangono contenute.
Il rapporto avverte che per mantenere la ripresa sulla buona strada sono necessari maggiori sforzi internazionali per fornire ai paesi a basso reddito le risorse per vaccinare le loro popolazioni, sia per i propri che per i benefici globali.
Il sostegno della politica macroeconomica è ancora necessario finché le prospettive sono incerte e l’occupazione non si è ancora completamente ripresa, ma i responsabili delle politiche richiedono una guida chiara per ridurre al minimo i rischi in prospettiva.
Le Banche Centrali
Le banche centrali dovrebbero comunicare chiaramente la probabile sequenza delle mosse verso un’eventuale normalizzazione delle politiche e la misura in cui sarà tollerato qualsiasi superamento degli obiettivi di inflazione. Il rapporto afferma che le politiche di bilancio dovrebbero rimanere flessibili ed evitare un ritiro prematuro del sostegno, operando all’interno di quadri di bilancio credibili e trasparenti a medio termine che diano spazio per investimenti più forti nelle infrastrutture pubbliche.
Presentando l’Interim Economic Outlook insieme al capo economista Laurence Boone, il segretario generale dell’OCSE Mathias Cormann ha dichiarato: “Il mondo sta vivendo una forte ripresa grazie all’azione decisa intrapresa dai governi e dalle banche centrali al culmine della crisi. Ma come abbiamo visto con la distribuzione dei vaccini, i progressi non sono uniformi. Garantire che la ripresa sia sostenuta e diffusa richiede un’azione su diversi fronti: da programmi di vaccinazione efficaci in tutti i paesi a strategie di investimento pubblico concertate per costruire il futuro».
La signora Boone ha dichiarato: “Le politiche sono state efficienti nell’attutire lo shock e garantire una forte ripresa; è necessaria una pianificazione per finanze pubbliche più efficienti, spostata verso investimenti in capitale fisico e umano e aiuterà la politica monetaria a normalizzarsi senza intoppi una volta che la ripresa sarà saldamente stabilita”.