25 Ottobre 2021 (aggiornato il 17 novembre con nuove uscite stampa)
Asseprim Focus
Osservatorio economico sull’andamento del comparto
Il ritrovato sentiment da parte degli operatori dei servizi professionali alle imprese lascia ben sperare in termini di uscita dalla crisi. Le imprese del comparto stanno sempre più puntando ad ampliare gli organici: il trend emerge dai dati d’aggiornamento di Asseprim Focus, l’Osservatorio economico sull’andamento del comparto che, come Asseprim (Federazione Confcommercio dei servizi professionali per le imprese) realizziamo con Format Research.
(Dall’articolo di Umberto Bellini, Presidente Asseprim, apparso sul quotidiano Il Giorno. Testo integrale QUI)
Lavoro e organizzazione aziendale
L’indicatore dell’occupazione prevede infatti un +2% in questa seconda metà del 2021. E migliora anche la situazione delle imprese dei servizi professionali dal punto di vista della liquidità.
La crisi ha incrementato la ricerca di partner sul mercato da parte delle imprese dei servizi professionali all’impresa, che parallelamente puntano ad ampliare gli organici per rendere più solida la propria realtà.
Non a caso, a dispetto del recente sblocco dei licenziamenti, l’indicatore dell’occupazione è previsto in aumento nella seconda metà del 2021, segno della dinamicità del settore (più della media).
Tre imprese su quattro hanno adottato lo smart working in epoca di COVID. Il 52% ha iniziato durante la crisi, ma ha già deciso di continuare a farlo anche al termine dello stato d’emergenza (tale quota è in aumento rispetto a sei mesi fa).
Per due imprese su tre lo smart working comporta un’ottimizzazione dei costi fissi. Tale fatto è alla base della scelta di molti operatori di continuare ad adottare l’istituto anche ad emergenza finita.
Allo stesso tempo, un’impresa su tre ammette di incontrare delle difficoltà nella gestione a distanza dei collaboratori e nel controllo dei tempi di lavoro degli stessi.
Più nello specifico, il 33% delle imprese ha introdotto sistemi di premialità per obiettivi durante la crisi (il 17% già lo faceva). Il 28% intende dotarsene in futuro.
Tra le imprese che hanno adottato lo smart workingsolo in occasione della crisi, oltre la metà permetterà il rientro in ufficio solo ai collaboratori che, se chiamati a farlo, non avranno rifiutato di sottoporsi al vaccino.