Questa nota è redatta congiuntamente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), dalla Banca d’Italia e dall’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) utilizzando due fonti informative complete e tempestive: le Comunicazioni obbligatorie e le Dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro. La prima base dati è aggiornata al 28 febbraio 2022, la seconda al 31 gennaio 2022. I dati sono provvisori e soggetti a revisione.
L’occupazione dipendente continua a crescere, ma frenano i servizi
Nei primi due mesi del 2022 il saldo tra assunzioni e cessazioni è risultato positivo (circa 22.000 posti di lavoro; cfr. nell’Appendice la tav. 1), in linea con i valori del 2019. Il numero di contratti attivati è pertanto quasi tornato sul sentiero di crescita precedente la crisi sanitaria.
Il lavoro a termine ha rallentato, la crescita di quello a tempo indeterminato è rimasta stabile
All’inizio del 2022 si è indebolita la dinamica degli impieghi a termine che aveva trainato la ripresa nel 2021; i rapporti di lavoro a tempo determinato continuano tuttavia a rappresentare circa la metà delle attivazioni nette . Prosegue l’andamento negativo dell’apprendistato mentre si mantengono sui valori raggiunti alla fine del 2021 le attivazioni di contratti a tempo indeterminato, incluse le trasformazioni di impieghi già esistenti (esclusi i fattori stagionali.
È proseguita la crescita dell’occupazione maschile e quella delle regioni del Centro Nord
All’inizio dell’anno la crescita dell’occupazione femminile si è quasi azzerata, risentendo della flessione della domanda di lavoro in alcuni dei settori in cui è maggiore la presenza delle donne, come il turismo e il commercio. L’andamento positivo della manifattura e delle costruzioni continua a offrire opportunità di impiego rivolte soprattutto agli uomini. …