Il terziario costituisca ancora la parte preponderante del tessuto economico locale
I dati dell’indagine Format Research, giunta alla sua 4° edizione, mettono in evidenza come, seppur in un contesto che vede diminuire il numero di imprese, il terziario costituisca ancora la parte preponderante del tessuto economico locale con oltre il 62% delle imprese attive nel commercio, nel turismo e nei servizi. Tuttavia il settore sta profondamente cambiando e i dati lo confermano: una crisi del commercio tradizionale viene compensata da una tenuta del settore turistico e da un aumento costante delle aziende attive nei servizi.
Dopo il primo semestre 2022 che fa registrare segnali positivi legati ai ricavi delle imprese e al tasso di occupazione, sui prossimi mesi pesa fortemente l’incertezza dovuta alla guerra, all’inflazione e soprattutto all’aumento abnorme del costo delle forniture.
Così il credito delle imprese che vede un miglioramento nella liquidità ma con prospettive di peggioramento per fine anno. Cala la quota di imprese che si recano in banca per chiedere credito pur in una situazione positiva in termini di risposte positive per il rilascio di finanziamenti.
“Nonostante ciò – commenta Vittorio Dall’Aglio, Presidente Ascom Parma – non diminuisce la fiducia degli imprenditori nell’andamento della propria attività con segnali più incoraggianti nei ricavi e nell’occupazione. Le aspettative per il futuro però sono incerte: pesa la crisi, la situazione internazionale e soprattutto l’aumento dei costi energetici e l’inflazione. C’è bisogno di stabilità.”
Un altro dato importante emerso dall’indagine che merita di essere sottolineato è quello del livello di decoro urbano che “nella provincia di Parma – aggiunge Claudio Franchini Direttore Ascom – risulta essere un problema particolarmente sentito sia nei centri storici che nelle periferie, dove sale al 60% la percentuale di imprenditori che giudicano la propria zona caratterizzata da tale fenomeno. I problemi segnalati dagli imprenditori si riferiscono in particolare alla poca pulizia delle strade e alla scarsa presenza della polizia locale oltre al dissesto delle strade.”
“I risultati dell’indagine – conclude Dall’Aglio – sono indicatori importanti di un settore, quello del terziario, che per numeri continua ad essere il più economicamente rilevante nella nostra provincia ma che ha forti situazioni di fragilità inevitabilmente dovute alle continue crisi degli ultimi due anni e al fatto che, soprattutto per il commercio tradizionale, il contesto urbano in cui operano le aziende denoti forti problemi di sicurezza e degrado. In quest’ottica continua pertanto ad essere di particolare importanza la vicinanza della Amministrazioni locali nel supporto le nostre imprese attraverso politiche di sgravi fiscali e qualificazione delle aree urbane.”