26 agosto 2022

Un’inaspettata capacità di reazione ai molteplici e gravi fattori di criticità

“I dati rilevati ad agosto, seppure di non semplice ed univoca interpretazione, sono il segnale di come il nostro sistema economico continui a mostrare un’inaspettata capacità di reazione ai molteplici e gravi fattori di criticità. In particolare, le famiglie non evidenziano ancora particolari stress da eccesso di inflazione. Ciò non toglie che dopo la fine dei saldi e della stagione turistica verranno al pettine i nodi sulle perdite di potere d’acquisto di redditi e ricchezza liquida, con compressione della spesa e del Pil nella parte finale dell’anno. Tuttavia, alla luce della complessiva tenuta della fiducia, il fenomeno potrebbe avere dimensioni meno negative di quanto temuto”: così l’Ufficio Studi di Confcommercio. “In ogni caso sembra verosimile che, nell’ambito del commercio, a soffrire perdite di fatturato più profonde potrebbero essere ancora le imprese di minori dimensioni. Non va trascurato, infine, il progressivo calo della fiducia tra gli operatori del manifatturiero e di molti settori dei servizi di mercato (turismo e trasporto), sui quali, oltre alla crisi energetica, comincia a pesare anche il rallentamento di molte attività produttive dislocate a monte e a valle nelle catene internazionali di fornitura”, conclude Confcommercio.

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