Lavoratori autonomi più a rischio povertà o esclusione sociale
Nel 2021, quasi un quarto (23,6%) di tutti i lavoratori autonomi di età pari o superiore a 18 anni nell’UE era a rischio di povertà ed esclusione sociale. Rispetto al 2020 e guardando allo stato delle attività, questa è stata l’unica categoria che ha subito un peggioramento della situazione di povertà, passando dal 22,6% al 23,6%.
Dal 2020 al 2021, i tassi di rischio di povertà o di esclusione sociale sono diminuiti per disoccupati, pensionati e dipendenti rispettivamente di 1,6, 0,6 e 0,3 punti percentuali.
A livello nazionale, nel 2021, Romania, Portogallo ed Estonia hanno registrato le quote più elevate di lavoratori autonomi a rischio di povertà ed esclusione sociale (70,8%, 32,4% e 32,2%). La Romania, in particolare, ha registrato l’aumento più elevato dal 2020 al 2021 (5,1 punti percentuali).
In Italia il rischio è a 18.9% nel 2021 in aumento di 1.3 puntipercentuali dal 17.6% del 2020.
Al contrario, la situazione di povertà per i lavoratori autonomi è migliorata in 11 paesi, con Irlanda e Ungheria che hanno registrato la diminuzione più alta di tali tassi dal 2020 al 2021 (rispettivamente -3,2 e -3,7 punti percentuali).