13 ottobre 2022 (aggiornato il 19 ottobre 2022)
Al “Next Mobility Exhibition” (NME), il nuovo evento dedicato alla transizione ecologica del settore automotive e all’evoluzione della mobilità, si è tenuto “Pensare il modo differente per muoversi in modo intelligente”. Un appuntamento organizzato da Federmotorizzazione e Confcommercio Mobilità.
“I progetti ci sono, ma per la transizione ecologica bisogna guardare la realtà”, ha detto il presidente di Federmotorizzazione e Confcommercio mobilità, Simonpaolo Buongiardino.
Nonostante le tante iniziative permangono reali ostacoli alla transizione ecologica.
Costi eccessivi e la mancanza di infrastrutture sono un freno alla transizione
Secondo i dati di Format Research, illustrati dal Presidente Pierluigi Ascani, sia per le imprese che per i cittadini sono i costi eccessivi e la mancanza di infrastrutture a frenare il passaggio.
“I cittadini accusano l’insufficienza dei servizi di trasporto pubblico urbano e l’integrazione tra città diverse”, ha affermato Ascani. “Il 56% dei cittadini ritiene che la transizione impatterà pesantemente sugli spostamenti, ma anche che l’84,5% degli italiani comprerebbe un’auto elettrica, ma solo se costerà fino a 25.000 euro. Per quanto riguarda l’impatto sulle imprese, il 34,5% dei responsabili prevede un impatto negativo, con il 2,6% che vede nero e ipotizza il rischio di chiusura”.
“Spero che il nuovo Governo utilizzerà una voce forte nei confronti dell’Europa – ha sostenuto il Presidente Buongiardino –, perché si deve parlare anche della sostenibilità economica e non solo della tipologia di carburanti. Il reddito medio di un lavoratore italiano è di 20 mila euro, mentre le macchine elettriche costano almeno 35 mila euro. Per i cittadini è impossibile acquistare questa tipologia di auto, infatti abbiamo registrato un calo delle immatricolazioni del 23% rispetto all’anno scorso. “Non vi è progresso, se non è accessibile a tutti“, come diceva Henry Ford”.
Approfondimenti nella rassegna stampa
(Guida auto foto da Unsplash)