In Egitto si discute del cambiamento climatico
Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite parlando del climate change dal palco della Cop27 a Sharm El-Sheikh, in Egitto: “Siamo su un’autostrada verso l’inferno climatico con il piede premuto sull’acceleratore”. (QUI) La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022, COP27, vede riuniti, salvo alcune importanti eccezioni, i leader mondiali impegnati a trovare una soluzione alla questione del cambiamento climatico che, di anno in anno è divenuto, sempre e sempre più velocemente, una reale minaccia alla salute del pianeta terra e di tutti coloro che lo abitano. Gli effetti catastrofici, sotto gli occhi di tutti, minacciano il nostro ecosistema e rischiano di cambiare il mondo così come noi lo conosciamo. Come ha ricordato Al Gore, ex Vicepresidente USA, fiumi come il Po rischiano di scomparire, ma i disastri naturali innescati dai cambiamenti climatici potrebbero creare le più grandi migrazioni di massa nella storia dell’umanità. “Gli esperti prevedono un miliardo di migranti climatici che attraverseranno i confini internazionali in questo secolo”. (QUI)
Cop27 è stata anche una prima grande occasione per la neo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per avere incontri internazionali di alto livello con suoi pari e poter ribadire la collocazione atlantista del nuovo governo italiano, anche riguardo alla guerra fra Russia e Ucraina.
Pubblicata la NADEF: mitigare gli effetti del caro energia che pesano su famiglie e imprese
Il 5 novembre è stato pubblicata la NADEF, Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza. In conferenza stampa la Presidente Meloni ha dichiarato che nella Nota è stato previsto un indebitamento netto al 4,5% che poi va a calare fino al 3% nel 2025, e questo consente al Governo di liberare 22- 23 miliardi che ugualmente si intenderà usare in via esclusiva per il caro energia. “L’obiettivo del governo è mitigare gli effetti del caro energia su famiglie e imprese, concentrando su di essi larga parte degli interventi. Abbiamo affrontato e approvato la Nadef con un approccio prudente, realistico e sostenibile”, ha dichiarato Giorgetti. È una buona notizia, specie pensando a tutte quelle imprese che sono in affanno e rischiano la chiusura proprio per gli eccessivi costi energetici, come mostra anche l’Osservatorio congiunturale condotto da Format Research per conto di Confcommercio Toscana che parla, per la sola regione, di rischio chiusura per 7.800 imprese del terziario con oltre 20mila occupati.
Confcommercio Bergamo: la liquidità continua a essere la reale criticità
Un altro problema, riscontrato fra le imprese del terziario di Bergamo, e indagato nell’Osservatorio di Ascom Confcommercio Bergamo con Format Research, è quello della liquidità. Secondo il giudizio degli imprenditori l’indicatore della capacità di far fronte al fabbisogno finanziario, rispetto al semestre precedente, è peggiorato di 3 punti da 40 a 37 e in prospettiva scenderà ancora a 35 entro marzo 2023. Il caro energia, la fine delle moratorie e il rialzo dei tassi di interesse bloccano il recupero della pandemia, che durava da due anni.
Qualche segnale positivo
Nel complesso, comunque, il quadro economico italiano mostra anche dei segnali positivi. La settimana scorsa l’Istat aveva comunicato l’aumento del Pil dello 0,5%, e questa settimana rileva che, dopo il calo di agosto, torna a crescere il numero di occupati e disoccupati, mentre diminuiscono gli inattivi. Inoltre, i giudizi delle imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi con almeno 20 addetti indicano, secondo un sondaggio di Banca d’Italia, una crescita del fatturato nei primi nove mesi del 2022, sia nel mercato interno sia in quello estero. Nonostante l’aumento dei costi degli input produttivi, la redditività aziendale si è mantenuta elevata. E l’indicatore €-coin della Banca centrale italiana è in parte risalito (a -0,31 da -0,73 in settembre), rimanendo tuttavia in territorio ampiamente negativo.