16 gennaio 2023

La frammentazione potrebbe rendere ancora più difficile aiutare molte economie emergenti e in via di sviluppo vulnerabili che sono state duramente colpite da molteplici shock

di Kristalina Georgieva

Mentre i responsabili politici e gli imprenditori si riuniscono al World Economic Forum di Davos, si trovano ad affrontare un nodo gordiano di sfide.

Dal rallentamento dell’economia globale e dai cambiamenti climatici alla crisi del costo della vita e agli alti livelli di indebitamento: non c’è un modo semplice per superarli. A ciò si aggiungono le tensioni geopolitiche che hanno reso ancora più difficile affrontare questioni globali vitali.

In effetti, anche se abbiamo bisogno di una maggiore cooperazione internazionale su più fronti, ci troviamo di fronte allo spettro di una nuova Guerra Fredda che potrebbe vedere il mondo frammentarsi in blocchi economici rivali. Questo sarebbe un errore di politica collettiva che lascerebbe tutti più poveri e meno sicuri.

Sarebbe anche uno straordinario capovolgimento di fortuna. Dopotutto, l’integrazione economica ha aiutato miliardi di persone a diventare più ricche, più sane e meglio istruite. Dalla fine della Guerra Fredda, le dimensioni dell’economia globale sono quasi triplicate e quasi 1,5 miliardi di persone sono state sottratte alla povertà estrema. Questo dividendo di pace e cooperazione non dovrebbe essere sprecato.

Crescenti rischi di frammentazione

Eppure, non tutti hanno beneficiato dell’integrazione globale. Le dislocazioni dovute al commercio e ai cambiamenti tecnologici hanno danneggiato alcune comunità. Il sostegno pubblico all’apertura economica è diminuito in diversi paesi. E dalla crisi finanziaria globale, i flussi transfrontalieri di beni e capitali si sono stabilizzati.

Ma questa è solo una parte della storia. Le tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali sono aumentate a causa di un’ondata globale di nuove restrizioni commerciali. Nel frattempo, l’invasione russa dell’Ucraina ha causato non solo sofferenze umane, ma anche enormi interruzioni dei flussi finanziari, alimentari ed energetici in tutto il mondo.

(Planisfero foto da Pixabay)

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati fanno uso di cookie necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy. Per saperne di più o per revocare il consenso relativamente a uno o tutti i cookie, fai riferimento alla Privacy e Cookie policy. Cliccando su "Accetta" dichiari di accettare l’utilizzo di cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi