3 febbraio 2023

Andamento dell’economia mondiale

L’anno scorso l’economia mondiale ha decelerato, risentendo dei bruschi rincari delle materie prime, esacerbati dal conflitto tra Russia e Ucraina, oltre che dalla recrudescenza del COVID in Cina e dalle strozzature nelle catene globali del valore.

Nel quarto trimestre l’attività è rimasta vivace negli Stati Uniti, mentre si è indebolita in Cina e nell’area dell’euro.

Nelle ultime previsioni del Fondo monetario internazionale (FMI) la produzione e gli scambi internazionali rallenterebbero ancora quest’anno, per poi rafforzarsi nel prossimo.

I prezzi del gas nei mesi scorsi si sono nettamente ridimensionati, grazie anche a condizioni climatiche eccezionalmente miti, ma restano superiori ai valori prevalenti prima della pandemia.

Economia italiana

L’economia italiana, dopo essere cresciuta rapidamente e sopra le attese nei due trimestri centrali del 2022, in autunno è stata frenata dalla contrazione nella manifattura; nel complesso dell’anno il PIL è comunque stato fortemente attivato dal settore terziario ed è cresciuto di quasi quattro punti percentuali, più delle maggiori economie del mondo.

Inflazione

L’inflazione ha raggiunto i valori massimi dagli ultimi quarant’anni. La dinamica dei prezzi in Italia è stata spinta soprattutto dai rincari degli energetici, che stanno cominciando a rientrare; la componente di fondo mostra però ancora spinte al rialzo, in parte riconducibili alla domanda di servizi turistici.

Occupazione

L’occupazione ha continuato a espandersi a un ritmo relativamente sostenuto e il tasso di disoccupazione è scesa su valori bassi nel confronto storico. La dinamica salariale ha incorporato solo parzialmente la brusca variazione dei prezzi e resta ancora ampio il divario tra domanda e offerta di posti di lavoro.

Gli indicatori congiunturali prospettici non prefigurano un’accelerazione dell’attività produttiva nel breve termine.

Pil

L’aggiornamento delle stime macroeconomiche comunque conferma in larga parte il quadro già delineato dall’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) in occasione dell’esercizio di validazione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF); quest’anno il PIL si espanderebbe poco oltre il mezzo punto percentuale, per poi rafforzarsi nel 2024 intorno all’1,5 per cento.

Prezzi al consumo

La dinamica dei prezzi al consumo fletterebbe gradualmente e sarebbe ancora superiore al 2,0 per cento l’anno prossimo.

Incertezza

Il quadro macroeconomico dell’economia italiana è circondato da un’incertezza ancora molto ampia, riconducibile principalmente alle prospettive del commercio internazionale, oltre che alla forte volatilità dei mercati delle materie prime, sulla quale pesano le tensioni geopolitiche con la Russia.

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati fanno uso di cookie necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy. Per saperne di più o per revocare il consenso relativamente a uno o tutti i cookie, fai riferimento alla Privacy e Cookie policy. Cliccando su "Accetta" dichiari di accettare l’utilizzo di cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi