Indagine Confcommercio Brescia-Format Research sull’andamento economico delle imprese. Massoletti: “gli imprenditori bresciani stanno resistendo, ma le difficoltà rimangono molte”.
Più fiducia sull’andamento dell’economia italiana e della propria impresa, anche se l’inflazione costringerà più della metà delle attività a non effettuare gli investimenti programmati. Questi alcuni dei dati che emergono dalla “Indagine sull’andamento economico delle imprese bresciane del commercio, del turismo e dei servizi. Analisi al 15 febbraio – Le conseguenze dell’inflazione e le difficoltà negli investimenti”, commissionata da Confcommercio Brescia all’istituto di ricerca Format Research e presentata il 28 febbraio scorso.
Imprenditori fiduciosi
“Gli imprenditori rimasti aperti – ha detto il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti – sono più fiduciosi rispetto al luglio scorso, ma i dati sulle chiusure e sulle poche aperture delle imprese del terziario bresciane nel corso del 2022 sono preoccupanti. Ci aspettavamo un aumento in relazione anche al ruolo di capitale italiana della Cultura e, invece, il numero delle imprese che ha cessato l’attività l’anno scorso è maggiore rispetto agli scorsi due anni”.
Il ruolo dell’inflazione
La seconda parte dell’anno 2022 e l’avvio del 2023 sono stati anche caratterizzati dall’inflazione, con il 39,1% degli imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi che non ha aumentato i prezzi per i consumatori finali, assorbendo loro stessi gli aumenti legati ai costi dell’energia e dei propri fornitori. Inoltre, il 40,7% delle imprese bresciane ha chiesto un finanziamento nel corso degli ultimi due anni per far fronte alle difficoltà causate da Covid e dall’aumento dei costi energetici, con quasi un’attività su tre che sta riscontrando difficoltà nella restituzione del credito.
Un momento complicato
“Il momento complicato – ha aggiunto Massoletti – si manifesta anche nel fatto che oltre il 50% degli imprenditori che aveva pianificato un investimento rinuncerà o rimanderà e che poco più di un’impresa su dieci ha intenzione di partecipare a bandi di finanziamento per sviluppare il proprio business”.
“La fiducia è in aumento ma rimangono alcune criticità: l’indebolimento dato dall’inflazione e la crisi della liquidità portano a un aumento delle difficoltà nella ristrutturazione dei debiti“, ha detto il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti.
“Quasi il 40% degli imprenditori bresciani – ha aggiunto il presidente Massoletti – non ha aumentato i prezzi per i consumatori finali, assorbendo gli aumenti legati ai costi dell’energia e dei fornitori“.
“Il forte indebolimento della rete commerciale – ha concluso il presidente di Confcommercio Brescia – riguarda un po’ tutta Europa. La differenza è che altrove le piccole attività vengono aiutate“.