2 marzo 2023

Presentato in Confcommercio il corso di Alta Formazione in gestione della libreria organizzato da Ali. Sono intervenuti il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e il presidente di Ali Confcommercio, Paolo Ambrosini.

Intervento del Presidente di ALI Ambrosini

Circa 300 i nostri allievi dei quali circa 100 oggi hanno aperto una loro impresa o collaborano in aziende già avviate

In questi diciassette anni questo corso ha accompagnato e sostenuto l’evoluzione delle librerie aiutando gli aspiranti librai, sono stati circa 300 i nostri allievi dei quali circa 100 oggi hanno aperto una loro impresa o collaborano in aziende già avviate, ad affrontare con consapevolezza e strumenti un mercato affascinante ma pieno di insidie”. Così il presidente di Ali, Paolo Ambrosini, nel suo intervento in occasione della presentazione del corso di Alta formazione in gestione della libreria.

“Diciassette anni anni nei quali il mercato è profondamente cambiato – ha detto Ambrosini – anche a seguito nel 2010 dello sbarco in Italia di Amazon; ma già prima vi erano elementi di forte concorrenza con un assetto di mercato sregolato che premiava la promozione del libro attraverso il suo prezzo, favorendo quindi quegli operatori che più potevano usare quella leva, dato che non hanno nei libri la loro attività principale, e a discapito della rete commerciale tradizionale, per la quale la tenuta della marginalità rappresenta un punto necessario e che noi con la nostra scuola abbiamo sempre cercato di insegnare ai nostri allievi, grazie anche al prezioso lavoro dei nostri docenti di Ca’ Foscari“.

Il presidente di Ali, Paolo Ambrosini

La guerra sui prezzi

La guerra sui prezzi – ha osservato Ambrosini –  ha prodotto un cambio radicale e profondo della rete commerciale, depauperando i territori più fragili e indebolendone la presenza nelle città, questo fino al 2020 quando l’entrata in vigore della legge lettura approvata all’unanimità dalle Camere, ha spostato la promozione del libro dal suo prezzo ai suoi contenuti, consentendo alle librerie di poter tornare a competere con gli altri operatori presenti nel mercato, online compreso.

A distanza di tre anni, peraltro anni difficili per la crisi Covid, i dati tutti confermano la bontà di quella scelta: crescono, ed è la prima volta dopo anni, seppur di poco i numeri della rete delle librerie, i lettori reggono e anzi in alcune fasce d’età crescono”.

A quanto previsto dalla legge si sono aggiunti in periodo Covid il riconoscimento del libro bene essenziale e il bando per le biblioteche, misura questa che ha portato ad una distribuzione annuale di 30 mln di risorse per l’implementazione dei fondi bibliotecari acquistati dalle biblioteche in almeno tre librerie del territorio, e che ha consentito di avvicinare e avviare collaborazioni tra le due infrastrutture per la promozione della lettura: librerie e biblioteche. Uno strumento questo che ci aspettiamo venga ripreso e stabilizzato perché ha aiutato tutta la filiera dall’editore al lettore“.

Un capitolo a parte meritano App18 recentemente riformata, che sino ad oggi ha offerto a generazioni di diciottenni di scoprire o riscoprire il piacere della lettura in assoluta libertà da vincoli di reddito e di condizione sociale come risulta evidente dai dati della lettura e per la cui applicazione siamo in attesa di ricevere la convocazione promessa nelle scorse settimane e Carta docente, che ha dato agli insegnanti risorse per l’aggiornamento utile per svolgere al meglio il loro compito“.

Le richieste di Ali

A questo quadro di misure – ha detto Ambrosini – chiediamo che si aggiungano anche: misure per sostenere l’apertura e il rinnovo delle librerie con un fondo rotativo nazionale dedicato; interventi sull’editoria scolastica, ancora più urgenti quest’anno viste le tensioni sui costi trasferite oggi sui prezzi dei testi che andranno a esporre ancora di più la rete delle librerie e cartolibrerie al rischio chiusura e un più deciso contrasto della reprografia abusiva che tanto fa male al mondo dell’editoria e dell’editoria universitaria in particolare sottraendo vendite e contribuendo a diffondere quella cultura dell’illegalità che mina alla radice il tessuto socioeconomico del nostro Paese.

Detrazione fiscale per l’acquisto dei libri per tutti senza vincoli di reddito

Infine – ha aggiunto Ambrosini – la detrazione fiscale per l’acquisto dei libri per tutti senza vincoli di reddito”.  “Interventi che solo in parte sono stati inseriti nel disegno di legge collegato alla legge di bilancio che vorrebbe dotare anche il mondo del libro di una legge organica al pari di quanto avviene per il cinema ma con una differenza sostanziale che lascia perplessi: la dotazione economica prevista è molto scarsa e ben lontana dagli oltre 400 milioni previsti annualmente per il cinema malgrado il libro sia la prima industria culturale del Paese.

Per questo non possiamo ritenerci soddisfatti per quanto rappresentiamo come valore culturale e imprenditoriale: questa legge senza adeguate risorse è una scatola vuota. Non siamo qui a chiedere soldi ma a chiedere che sul libro e la lettura il Paese investa in una logica di sviluppo di un settore che può essere, e lo attestano svariati studi, una leva fondamentale per aiutare l’innovazione e lo sviluppo.

Si può fare di più per il libro

Si deve e si può fare di più per il libro, la lettura e le librerie –ha concluso Ambrosini – perché la difesa e il sostegno della rete delle librerie, risponde non solo a un interesse di parte ma soprattutto a quell’idea di Paese di città, che da sempre come Confcommercio cerchiamo di promuovere nel quale il presidio e la valorizzazione dei nostri territori si costruisce e realizza grazie alla presenza di operatori commerciali in grado di rendere vitali i nostri centri urbani e quartieri”.

Documenti Allegati

Testo integrale

 

Si ferma il calo delle librerie in Italia

Nell’ambito della presentazione del corso, sono stati illustrati i risultati di una ricerca Ali realizzata con Format Research, sull’andamento delle librerie. Nel 2022 si è arrestato il trend di diminuzione delle librerie e si è registrata una modesta inversione di tendenza rispetto al passato. Sono 4424 le imprese del commercio al dettaglio di libri in Italia (+0,1% sul 2021), di cui 327 vendono usato. Due librerie su cinque sono al Settentrione (24,2% nel Nord Ovest e 17% nel Nord Est), mentre un terzo sono collocate al Sud. Lombardia e Lazio sono le regioni con il numero più elevato di librerie (rispettivamente 569 e 538) seguite da Campania e Toscana che registrano un lieve aumento (+ 1% e + 1,4% tra il 2021 e il 2022).

2022

comp. %
Nord-ovest

24,2

Nord-est

17,0

Centro

25,2

Sud

33,7

Italia

100,0

Fonte: Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Movimprese.

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