7 marzo 2022

In leggera discesa l’inflazione nell’area OCSE

L’inflazione su base annua nell’OCSE misurata dall’indice dei prezzi al consumo (CPI) è leggermente scesa al 9,2% a gennaio 2023, in calo rispetto al 9,4% di dicembre 2022 (figure 1 e 3).

I cali dell’inflazione tra dicembre 2022 e gennaio 2023 sono stati registrati nella metà dei paesi OCSE, rispetto ai due terzi tra novembre e dicembre 2022. I tassi di inflazione più elevati sono stati registrati in Ungheria, Lettonia, Lituania e Turchia (tutti rimasti al di sopra del 20%).

Discesa dell’inflazione energetica

Dopo il picco osservato nel giugno 2022, l’inflazione energetica ha continuato a scendere nell’OCSE, anche se a un ritmo più lento rispetto al mese precedente. Ha raggiunto il 16,4% a gennaio 2023, il livello più basso da marzo 2021, in calo rispetto al 18,2% di dicembre 2022. prezzi regolamentati dei prodotti energetici).

In Belgio, Danimarca, Italia e Turchia, la decelerazione dei prezzi dell’energia nel gennaio 2023 è stata ampiamente spiegata dal forte aumento dell’indice dei prezzi al consumo dell’energia nel gennaio 2022 (ossia effetto base). L’inflazione alimentare nell’OCSE è scesa al 15,2%, dal 15,6% di dicembre 2022, mentre l’inflazione al netto di alimentari ed energia è rimasta stabile.

Nel gennaio 2023, l’inflazione era sostanzialmente stabile nel G7 nel suo complesso. È aumentato in Germania, Giappone e, in misura minore, in Francia, mentre è rimasto sostanzialmente stabile negli Stati Uniti.

Marcato calo dell’Italia

L’Italia ha registrato un marcato calo, mentre Canada e Regno Unito hanno registrato cali significativi ma meno consistenti.

L’inflazione di prodotti alimentari ed energetici ha continuato a fornire il contributo principale all’inflazione complessiva in Francia, Italia e Giappone, mentre l’inflazione al netto di prodotti alimentari ed energia è stata la principale determinante in Canada e negli Stati Uniti. In Germania e nel Regno Unito, entrambe le componenti hanno contribuito quasi in egual misura all’inflazione complessiva.

Nell’area dell’Euro

Nell’area dell’euro, l’inflazione su base annua misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è scesa all’8,7% nel gennaio 2023, dal 9,2% nel dicembre 2022. L’inflazione energetica ha continuato a diminuire, mentre l’inflazione alimentare e l’inflazione al netto di alimentari ed energia è leggermente aumentata.

La stima flash di Eurostat per febbraio 2023 indica un’ulteriore diminuzione dell’inflazione su base annua nell’area dell’euro, con l’inflazione energetica in calo significativo mentre l’inflazione al netto di alimentari ed energia è leggermente aumentata.

Nei Paesi del G20

Nel G20, l’inflazione su base annua è rimasta sostanzialmente stabile, raggiungendo l’8,4% nel gennaio 2023. L’inflazione è diminuita in Indonesia e Sudafrica, ma è aumentata in Argentina, Cina e India. È stato sostanzialmente stabile in Brasile e Arabia Saudita.

 

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